La «casa dei gatti» verrà abbattuta

Vicino al parco Rodari restano solo ruderi, tra i mattoni crescono gli alberi
La palazzina liberty accanto al municipio di piazza S. Giorgio a Chirignago; sotto la curva di via del Parroco, invasa dall’erba e con l’asfalto dissestato
La palazzina liberty accanto al municipio di piazza S. Giorgio a Chirignago; sotto la curva di via del Parroco, invasa dall’erba e con l’asfalto dissestato
 
CHIRIGNAGO.
Edifici e case che vediamo tutti i giorni passando per via Miranese; ormai è diventata consuetudine vedere abitazioni abbandonate da anni, in alcuni casi da decenni. Erba alta, persino alberi che crescono tra i ruderi crollati.
 Questo il risultato di un breve «viaggio» nel territorio di Chirignago, che ormai da tempo vede la presenza di edifici disabitati, abbandonati e ricoperti di erbacce vicino a punti di passaggio quotidiano come via Miranese, l'asse che collega Mirano a Mestre attraversando Chirignago in tutta la sua lunghezza. Vecchie costruzioni, molte quelle private, che restano lì stagione dopo stagione a sgretolarsi, ma anche laterali della Miranese, come via del Parroco, abbandonate all'erba e con l'asfalto consumato dagli anni e dalle ruote delle auto.  Le foto che pubblichiamo non lasciano dubbi, la situazione è allarmante. Chirignago ha visto il rinnovamento e la costruzione di nuove aree residenziali, è la Municipalità con maggior incremento demografico del Comune, ma qui si vede una chiara convivenza tra zone rinnovate e proprio a fianco la presenza di zone abbandonate.  La nostra passeggiata inizia dalla cosiddetta casa dell'«uomo dei gatti», questa la leggenda della casa, ormai decadente, abbandonata da decenni, situata poco lontano da un supermercato, adiacente alla fermata dell'Actv e al bocciodromo del parco Rodari, recentemente dotato ultimamente del tetto. Ci aiuta a comprendere la situazione Maurizio Enzo, presidente della Municipalità di Chirignago Zelarino: «La casa abbandonata da anni verrà abbattuta a breve, rientrando nel piano di rinnovamento del centro abitato di Chirignago ed essendo situata vicino al parco Rodari»; il progetto ovviamente non si ferma all'abbattimento del vecchio edificio ma, spiega Enzo, «lo spazio lasciato libero dalla demolizione verrà poi utilizzato per la costruzione di nuove abitazioni». Corretto dire che comunque è una situazione vecchia, che tocca da vicini punti abitati, per lo più affacciandosi sulla strada, non lascia niente di positivo allo spettatore.  La passeggiata continua sul marciapiede di via Miranese, dove le erbacce della casa ostacolano il passaggio. Incrociamo a fianco ad una stupenda villa le mura di quella che una volta era una carrozzeria, situata subito dopo la rotonda del monumento ai Caduti, tra la villa e gli uffici Borgo Paolina. L'edificio è integro, ma tra alberi, vetri rotti ed erbe altissime, c'è l'imbarazzo della scelta; Enzo ci fa capire come la situazione qui sia più intricata: «La situazione riguarda un terreno di privati, per cui, pur interessandosi, la Municipalità non può che stare alle decisioni del privato; anche perché si tratterebbe di acquisire un terreno che dovrebbe comunque essere utilizzato dalla collettività»; stona veramente questo edificio con il circondario di ville risistemate, che affianca il pezzo di pista ciclabile e del marciapiede.  Il nostro viaggio giunge a toccare piazza San Giorgio, fulcro dell'abitato di Chirignago. Oltre il porticato edificato nel 2002, vediamo sorgere la «casa del medico», villetta in stile liberty che affianca la sede della Municipalità. Situazione simile a quelle delle altre strutture abbandonate già viste, ma questa ha una valenza a livello artistico diverso. Il presidente della Municipalità è esaustivo: «È una situazione che pare sbloccarsi, a breve dovrebbe avvenire il passaggio di proprietà dell'edificio dall'Ater alla Municipalità, in modo tale da poter attuare una progettualità adeguata per la collettività. Quello che si pensa di fare con questo edificio è di utilizzarlo come biblioteca e ludoteca, dando nuova vita alla struttura».  «Bisogna salvaguardare queste strutture storiche del territorio - conclude Maurizio Enzo - il recupero della casetta in stile liberty è il nostro obiettivo».  

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