La cardiologia più amata «Donazioni per un milione»

Negli ultimi dieci anni sono aumentati i gesti di generosità dei pazienti Dal magnate sudamericano agli Amici del cuore: «Riconoscimenti morali»

Un milione di euro in dieci anni: a tanto ammontano le donazioni ricevute dal reparto di Cardiologia dell'Ospedale Civile di Venezia. Gesti di gratitudine da parte di chi ha avuto la vita salvata dai medici del SS Giovanni e Paolo, la disponibilità ad aiutare il prossimo per chi è più facoltoso, l'impegno delle persone che hanno avuto un parente colpito da patologie cardiovascolari e hanno capito che un contributo può sempre essere utile. Ecco che il dottor Giuseppe Grassi, primario del reparto veneziano, nell'ultimo decennio ha visto grandi slanci di solidarietà da parte delle associazioni cittadine e di privati, a volte desiderosi anche di rimanere anonimi.

«Per ottenere simili risultati bisogna prima di tutto avere una grande presa sul territorio, dimostrare di essere capaci di fare qualcosa di importante, e solo così si possono creare reti solidali come quella che ruota attorno al nostro reparto» sottolinea lo stesso primario della Cardiologia del Civile.

«L'aiuto che riceviamo è un insieme di gesti preziosi che ci emozionano sempre, dal più piccolo al più grande. E non è mica detto che importante sia solo una donazione da decine di migliaia di euro». Di esempi ce ne sono molti, come il milionario del Sudamerica che è stato curato al Civile mentre era in vacanza, e al rientro ha donato 60 mila euro per acquistare nuovi letti. «Ricordo anche la turista giapponese che abbiamo salvato per una grave miocardite, e che ci ha spedito poco tempo fa una cartolina in cui ci ringraziava, diceva che stava bene e che a breve si sarebbe allargata la famiglia» prosegue il dottor Grassi. «Ma penso anche al grandissimo impegno degli Amici del Cuore di Venezia, associazione che continua a realizzare progetti per noi, come i tre elettrocardiografi di ultima generazione (valore di 13 mila euro, ndr) che hanno donato solo pochi giorni fa. Volontari instancabili che ci aiutano anche in corsia stando vicini ai pazienti. Loro che in passato sono stati ricoverati nel nostro reparto, e adesso si prestano per il prossimo pure nei piccoli gesti. Il segreto? Un continuo aiuto reciproco, presentarsi bene e avere pazienza. Ogni anno garantiamo 1.200 ricoveri, pratichiamo mille angiografie coronariche, 300 angioplastiche e molto altro ancora con 18 letti di reparto e 7 di terapia intensiva. E il grande aiuto che ci arriva dal territorio permette poi all'Usl 3 di avere più risorse da investire nei servizi».

«Siamo felici di aver contribuito ancora una volta alle attività dell'Ospedale Civile, e molte altre sono le iniziative che stiamo studiando per proseguire il nostro lavoro al fianco dei medici, degli infermieri e nei servizi della Cardiologia» ricorda proprio Pasquale Esposito, presidente degli Amici del Cuore di Venezia. «Consideriamo questo reparto una eccellenza, nel vero senso della parola, per il centro storico, le isole e i tanti turisti che arrivano a Venezia». —

Simone Bianchi

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