La Banca del Veneziano cede sei filiali

Sedi del Veneto Orientale alla Bcc Pordenonese in cambio di 2,7 milioni e un alleggerimento dei debiti

La Banca del Veneziano cede 6 filiali nel Veneto Orientale alla Bcc Pordenonese. Un’operazione veloce, votata dai due cda la scorsa settimana e ora al vaglio della Banca d’Italia. Passano alla Bcc friulana le sedi di Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, Pramaggiore, San Donà e San Stino di Livenza. E con loro 5.000 conti corrente, 70 milioni di impieghi, 250 milioni di prodotto bancario lordo, 27 dipendenti e 939 soci (tra privati e aziende).

In cambio la Bcc di Mira riceverà 2,7 milioni di euro e un alleggerimento dei debiti incagliati, che faranno migliorare gli indici della banca veneziana. Con questa operazione vengono cedute le filiali “acquisite” con la fusione del 1994 tra l’allora Cassa rurale e Artigiana di Bojon e quella di Pramaggiore. «Si tratta più di una sinergia all’interno del mondo delle Bcc, che di una cessione», ha sottolineato il presidente Francesco Borga. «L’obiettivo del cda della Banca del Veneziano è il rafforzamento dell’istituto in un contesto difficile per l’economia locale, alle prese con una crisi che mostra solo adesso primi timidi segnali di allentamento. La cessione delle sei filiali consente di definire un migliore assetto organizzativo del nostro istituto».

La Bcc del Pordenonese ottiene così uno “sbocco” sul mare. «Con questa acquisizione ampliamo la zona di operatività in Veneto fino a raggiungere il mare, in zone dove sono fiorenti settori economici come l’agroalimentare e il turismo, portando da tre a nove gli sportelli complessivamente presenti», ha sottolineato il presidente della Bcc Walter Lorenzon. «Tra Bcc Pordenonese e Banca del Veneziano c’è stata subito grande unità di intenti, che ha permesso di sviluppare un accordo sinergico di incontro e accordo fra le parti in una logica di valorizzazione delle potenzialità di tutti i portatori di interesse coinvolti, clienti e soci in primis».

Grazie a questa operazione, la Bcc del Pordenonese è presente in tre province con 35 agenzie con 11.000 soci (cui si aggiungeranno quanti vorranno accedere all’operazione). La Banca del Veneziano è presente in provincia di Venezia con 18 agenzie. La cessione è stata portata a termine in poche settimane di incontri da parte vertici dei due istituti ed ora la Banca d’Italia ha tempo fino al 15 ottobre per opporsi, ma il via libera potrebbe arrivare anche prima. «Con il nostro lavoro iniziato due anni fa abbiamo messo in sicurezza la banca», ha proseguito Borga. «E non ci fermeremo qui. Oggi abbiamo una forza che prima non avevamo. Volontà di proseguire nel solco di un’eccellenza riconosciuta nella relazione con la clientela, nonché di valorizzazione di una esperienza tipica di una banca di comunità».

Gli immobili di Caorle e Concordia rimarranno di proprietà della Bcc del Veneziano. «Con questa operazione siamo più piccoli, ma certamente più forti», ha commentato il direttore della Bcc del Veneziano, Giorgio Callegari.

Nicola Brillo

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