Jesolo reagisce: «Una brutta sorpresa per lui solo tanta pena»

L’azienda agricola di Giovanni Bernardini è in via Roma sinistra, poco prima del ponte di Eraclea. Il nome è suggestivo: “Val d’Argento Bio”.

JESOLO. L’azienda agricola di Giovanni Bernardini è in via Roma sinistra, poco prima del ponte di Eraclea. Il nome è suggestivo: “Val d’Argento Bio”.

Una vecchia casa colonica ristrutturata in cui il 47enne dive con la mamma. Difficile pensare a lui come uno stalker, e anche il suo nome, tra i vecchi compagni di scuola del liceo scientifico a San Donà o successivamente all’università, economia, evoca un bravo ragazzo, semplice, ma brillante.



Da tempo il suo nome non si sentiva negli ambienti politici frequentati solo per un breve tempo, quasi di sfuggita, più per altro per una passione coltivata in gioventù. Nel 2012 l’occasione con Sinistra Ecologia e Libertà che lo aveva candidato a sindaco nella sfida impossibile con il candidato forte, Valerio Zoggia di FI. Sel aveva trovato questo imprenditore quarantenne, dinamico e preparato, vicino alle tematiche ambientali. Poteva rappresentare la novità, ma lui e il partito si fermarono a circa 200 voti, troppo pochi anche per entrare in Consiglio comunale all’opposizione. L’impresa era terminata e Bernardini era tornato nel limbo, in politica è rimasta la sorella Silvia, consigliere comunale di centrodestra a Musile di Piave. Lui era impegnato nella sua azienda agricola, sensibile alle problematiche dell’agricoltura moderna, con il proposito di lavorare la terra sin dall’inizio con il metodo dell’agricoltura biologica.

«Una necessità di garantire qualità e sicurezza del prodotto sia per il desiderio di qualificare l’attività sotto il profilo dell’ecocompatibilità», scrive nella presentazione. Oggi gli eredi di Sel in Sinistra Italiana sono stupiti: «Proviamo profonda pena e compassione per lui, quei segni caratteriali non si sono mai manifestati», dice Salvatore Esposito che aveva corso con lui, «l’esperienza politica risale ormai a 6 anni fa, poi le nostre strade si sono divise e ci siamo persi di vista. In questi giorni è balzato alle cronache per fatti molto seri e se confermati ci dispiace per lui». (g. ca.)
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia