Jesolo piange “Cece” e gli dedica i fuochi

JESOLO. La comunità di Jesolo piange “Cece”, a lui saranno dedicati i fuochi d’artificio di domani. Il lido scopre di non essere più lo stesso dopo aver perso uno dei protagonisti del divertimento. Cesare Martellozzo, 48 anni, è morto nel tragico incidente stradale di mercoledì mattina in via Aquileia. Stava tornando in vespa dalla sede dell’Ascom, di cui era consigliere. Sempre al lavoro per il suo chiosco Mercedes, da poco anche al ristorante dai Nostrani. Sembrava un incidente non grave, era ancora cosciente dopo che un’auto lo ha centrato. Ora l’automobilista, una donna di 55 anni di Cremona, è indagata per omicidio stradale. Non è risultata positiva al test alcolemico.
Cesare aveva un fisico forte e atletico, sembrava potesse farcela. L’autoambulanza stava partendo dall’ospedale di Jesolo, dopo la tac e gli accertamenti per trasferirlo a Mestre, ma il suo cuore ha cessato di battere per una emorragia interna. La moglie e il fratello erano già al nosocomio con i parenti, poi sono arrivati i compagni del Calcio Jesulum e i dipendenti del chiosco in lacrime e increduli. Lascia la moglie Arianna, i tre figli Alida, Viola e il più piccolo Carlo, di 12 anni.
Domenica aveva visto la partita del Milan a Udine con papà. Tanta è stata l’onda di commozione che ha travolto la città che più di qualcuno aveva proposto di sospendere i fuochi domani sera, già rinviati a Ferragosto. Ma poi la decisione è stata di trovarsi al suo chiosco, il Mercedes dopo piazza Mazzini, e ricordarlo come lui avrebbe voluto, davanti al mare. Era l’inventore del Mortazza party, la festa cult di Jesolo. Sabato l’ultima edizione con lui: «Non sarà mai più come prima», dice Fabio Visentin con Luca Revi Furlan, assieme a tutto lo staff, per anni al suo fianco nei Mortazza party, «Cesare aveva vissuto in pieno la sua città, giocatore di calcio con lo Jesolo, poi fondatore del calcio Jesulum amatoriale assieme al suo storico gruppo. Resterà sempre il nostro capitano con il suo carisma e altruismo. Ci ha insegnato tanto, nello sport come nella vita. Le sue feste erano uniche e hanno cresciuto intere generazioni all’insegna di un divertimento sano, senza eccessi, ma con la voglia di stare assieme. Arrivavano da tutto il Triveneto agli eventi».
Il presidente del comitato di piazza Mazzini Massimo Viale ha ricordato la figura di Cece: «La mia vicinanza alla famiglia viene prima di tutto e voglio comunicare che vi è da parte della stessa la volontà che nessuno spettacolo pirotecnico sia annullato, bensì venga fatto in ricordo di una grande persona». I funerali saranno celebrati probabilmente la settimana prossima. I veicoli sono sotto sequestro.
Giovanni Cagnassi
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