Jesolo, chef travolto in bici: la procura indaga per omicidio stradale
Francesco “Franco” Gaudioso, 53 anni, è stato travolto in bici da un’auto lunedì sera mentre rientrava a casa. Aperto un fascicolo per omicidio colposo stradale

Aperto un fascicolo per omicidio colposo stradale nei confronti dell’automobilista che ha causato la morte del cuoco di Jesolo Francesco Gaudioso. Il 53enne chef dell’hotel Germania di via Olanda stava rientrando a casa in sella alla sua bicicletta elettrica percorrendo via Colombo quando, intorno alle 22. 15 di lunedì, è stato centrato da una Volkswagen TRoc guidata da un 24enne di Jesolo che percorreva la strada nella stessa direzione, verso Cortellazzo.
Ancora pochi metri e sarebbe giunto a casa, al quarto ramo di via Colombo. Francesco Gaudioso, da tutti conosciuto come Franco, è stato lanciato in aria oltre il guardrail dopo l’impatto ed è piombato, ormai senza vita, nel canale Cavetta gonfio d’acqua.
Il corpo senza vita di Gaudioso è stato poi recuperato dai pompieri di Jesolo, giunti sul posto assieme alla polizia locale, i carabinieri e il 118. Sottoposto ad alcoltest, non risulta che il giovane alla guida della Volkswagen avesse bevuto. Aveva poi proseguito la sua corsa per alcune decine di metri, salvo poi ritornare indietro a piedi per lanciare l’allarme assieme ai residenti accorsi nel frattempo.
Il Pubblico ministero che coordina le indagini, la dottoressa Baccaglini, ha aperto il fascicolo per omicidio colposo stradale, ma non ha disposto l’autopsia sul corpo di Gaudioso che presto sarà restituito alla famiglia per le esequie. Non è stata ancora fissata la data dei funerali che saranno celebrati probabilmente settimana prossima. Lascia la moglie e i due figli, uno dei quali agente presso il comando della polizia locale di Jesolo.
La titolare dell’hotel Germania, Tania Menazza, è disperata dopo la morte dello chef che considerava ormai uno della famiglia. «Era una persona eccezionale», commenta con sincera commozione l’albergatrice di Jesolo, «uno chef di esperienza e professionalità indiscusse, solare, pieno di energie ed entusiasmo. Per noi una grande perdita dal punto di vista umano oltre che professionale».
Franco Dolce, presentatore e conduttore che ha partecipato a tanti eventi al lido lo ricorda con nostalgia: «Un cuoco meraviglioso, una persona di grande simpatia e forza d’animo. Mancherà davvero a tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo».
La comunità Jesolana, nel cuore della stagione estiva, è rimasta scossa da questo tragico incidente stradale che ha strappato un operatore del turismo alla sua famiglia, ma anche al mondo che ruota attorno al settore, dove tutti si conoscono e dove Gaudioso era molto considerato. Franco era molto amato al lido dove viveva ormai da tanti anni.
Originario della Calabria, viveva e lavorava sul litorale jesolano ormai da una trentina d’anni. Aveva lavorato alla Pergola in via Bafile, poi al Cucina Mia in via Levantina, al Vecchio Marconi, all’hotel Gritti e in altri locali dove si era sempre trovato in armonia con i titolari e gestori, grazie alla sua esperienza, alla vita vissuta intensamente in cucina. Un vero chef, senza fronzoli e fatue velleità televisive, un autentico re della cucina che conosceva il mondo e la gente, che apprezzava ogni giorno vissuto in cui poteva tornare a casa ad abbracciare la sua famiglia. —
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