Jesolo, in quattromila per vedere la mostra con i “corpi umani”

Lunghe code davanti all’ingresso della mostra. Una donna sviene alla vista, subito soccorsa: predisposta una sala per i malori

JESOLO. Quattromila persone alla mostra dei Bodies Revealed: è il bilancio del primo "week end di paura" a Jesolo. I gestori hanno dovuto contattare la Premier di Atlanta Usa, proprietaria dei corpi e dei diritti sulla mostra internazionale, per chiedere altre 200 audioguide e raddoppiare il numero di quelle in dotazione.

I visitatori si immergono in questo mondo inesplorato del corpo umano, sospeso tra un' innegabile morbosità e gusto del macabro e la sana curiosità di ispirazione scientifica. Ieri sono arrivate intere famiglie da tutto il Triveneto, ma anche da Austria e Slovenia, tanti curiosi, compagnie di amici, gruppi, e molti medici che hanno voluto dare un'occhiata e rievocare gli studi universitari di anatomia in una chiave del tutto nuova. «Grazie sono un primario», ha risposto un signore distinto a uno dei ragazzi che gli stava illustrando alcuni dei corpi in mostra, «conosco bene la materia e sono anch'io venuto qui a vedere cosa avete organizzato».

Ieri mattina, una donna di 30 anni di Treviso è svenuta, presa in tempo dal personale prima che piombasse sul pavimento. Adesso la mostra si è attrezzata con la presenza di un medico, quindi una saletta areata con il lettino per chi desidera sdraiarsi. È chiaro che, aumentando le presenze, ci saranno sempre più malori in proporzione. I bambini, invece, non sono per nulla impressionati e anzi sono i più curiosi, soprattutto nell'ascoltare le comode audioguide con cuffiette. «Abbiamo predisposto la sala con lettino», spiegano gli organizzatori del Tropicarium, «per le emergenze che non mancano. Molti i malori, ieri la prima donna che è svenuta ed è stata assistita dal nostro personale e dal medico. In casi di reale pericolo siamo pronti a chiamare l'autoambulanza in contatto sempre con l'ospedale. Abbiamo la premura di avvertire tutti i visitatori che certi vani della mostra possono essere molto impressionanti e cerchiamo sempre di calmare le persone più agitate e preoccupate, magari seguendole e accompagnandole».

Le zone più impressionanti sono quelle in cui ci sono esposizioni dei feti di gravidanze interrotte, oppure quelle di organi malati, attaccati da tumori, ad esempio legati al fumo. Già decine i pacchetti gettati nell'apposita teca da fumatori che hanno deciso di smettere dopo aver visto le condizioni dei polmoni di un fumatore. I numeri sono impressionanti, anche se le polemiche non sono mancate e ci sono uomini di chiesa che hanno preso le distanze o addirittura invitato a non portare i bambini. Walter Luvisotto, albergatore di Jesolo, continua la sua polemica personale: «Stiamo stimolando un turismo del macabro, la mostra non è scientifica e lo dobbiamo dire a chiare lettere. Se qualcuno vuole vedere dei corpi e degli organi, c'è l'università di medicina anche a Padova con molto materiale per l'anatomia». Ma Jesolo si è aggiudicata una delle mosre più richieste in Europa e nel mondo, con poche concorrenti. I numeri, in questo periodo dell'anno e di bassissima stagione, vanno oltre ogni aspettativa tanto che ieri si sono formate code di cento metri all'ingresso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia