Ittiturismo, primo locale a Isola Verde
In 800 all'apertura della Bilancia con il vescovo Tessarollo

Una sala interna del nuovo ittiturismo aperto ieri a Isola Verde
CHIOGGIA.
Pesca, ristorazione e turismo. Con un occhio alla solidarietà. Questi gli ingredienti che i pescatori della cooperativa T. Z. Mare hanno mixato per dare forma al primo esemplare di ittiturismo a Chioggia. «La bilancia», questo il nome del ristorante, sorge su un bilancione che i soci della cooperativa utilizzano normalmente per la pesca. Poi è arrivata l'idea di abbinare il lavoro tradizionale alla ristorazione. Perché il luogo invita, non c'è dubbio. «La bilancia» sta tra le due dighe sulla foce del Brenta: l'ultimo lembo di spiaggia di Isola Verde su un lato e sull'altro la vista del litorale arcuato di Sottomarina. Mare e fiume in un punto dove l'orizzonte è aperto e il pesce è quello appena pescato. Per i turisti un incanto e anche i chioggiotti hanno apprezzato. Ieri, all'inaugurazione aperta alla cittadinanza, sono passate ottocento persone. Possibile? Sì, a giudicare dalla pepata di cozze servita continuamente da mezzogiorno alle tre del pomeriggio e dai quattrocento litri di prosecco. Da sabato, «La bilancia» funzionerà tutti i giorni, a pranzo e a cena, fino alla fine di ottobre. L'attività segue per ora la stagione dei chioschi, da marzo a ottobre, ma i gestori pensano già alla possibilità di chiedere delle deroghe, visto che la bilancia, oltre allo scoperto, presenta un'ampia sala interna. In tutto, un'ottantina di posti, che sembrano già super richiesti. Anche per eventi e iniziative benefiche. La cooperativa T. Z. Mare collabora infatti con la Caritas diocesana e la cooperativa Titoli Minori per sostenere vacanze di salute per bambini. E tra gli ospiti ieri si è visto il vescovo, monsignor Adriano Tessarollo, seppure in veste informale. A Chioggia, i pescatori della T.Z. Mare sono i primi. «Speriamo di essere imitati - dice il presidente, Giovanni Tiozzo - il settore ittico è in crisi e occorre sperimentare nuove possibilità che sfruttino anche la componente turistico-ambientale della nostra località». (a.li.)
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