Isc conferma la mobilità per 106 dipendenti

Ieri l’incontro a Palazzo Balbi con volantinaggio dei lavoratori e l’annuncio di nuove iniziative
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 10.06.2014.- Regione Veneto Ferrovia, Protesta del lavoratori I.S.C. Moncler per i 106 licenziamenti.-
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 10.06.2014.- Regione Veneto Ferrovia, Protesta del lavoratori I.S.C. Moncler per i 106 licenziamenti.-

Isc (Industries Sportswear Company), ieri mattina a Palazzo Balbi al tavolo presieduto dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, è rimasta ferma sulle proprie posizioni, confermando le mobilità che riguardano ben 106 dei 300 dipendenti. Il lungo e difficile incontro, che si è tenuto tra le 11.30 e le 14, è stato accompagnato da un presidio con volantinaggio di un centinaio di addetti dell’impresa delle grandi firme.

Sul piede di guerra la Filctem-Cgil e la Femca-Cisl che domani avranno modo di confrontarsi con i lavoratori in assemblea per organizzare nuove iniziative quali scioperi, presidii o manifestazioni».

Oggi, i sindacati avranno un nuovo faccia a faccia con i responsabili dell’azienda al tavolo di Confindustria di Padova ma non si prevedono sblocchi della situazione. I sindacati a questo punto intendono sottoporre la crisi Isc sul tavolo del ministro dello Sviluppo economico Federico Guidi. La crisi occupazionale è nata a seguito del trasferimento di un ramo di azienda di Moncler con sede a Trebaseleghe al fondo angloamericano Emerisque. Secondo le organizzazioni dei lavoratori l’impresa situata nel Padovano avrebbe inteso liberarsi della più problematica delle proprie attività, per accedere senza problemi alla quotazione in borsa. Emerisque, invece, sempre secondo la tesi sindacale, ora avrebbe intenzione di risolvere i problemi economici di Isc (nome storico del tessile veneto, noto per i marchi prestigiosi come Marina Yachting, Henry Cotton's, Coast Weber Ahaus e Cerruti 1881), tagliando tutte le attività non legate alla progettazione dei modelli dei capi firmati, delocalizzando o esternalizzando tutto il resto.

A questo proposito l’assessore regionale al Lavoro, ieri, ha ricordato le recenti dichiarazioni di Marco Gay, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, che si è schierato contro le delocalizzazioni. Siccome i problemi occupazionali sono nati dopo la cessione di Isc da parte di Moncler, la Donazzan lo scorso 28 maggio aveva annunciato che avrebbe convocata l’azienda al tavolo di ieri. La società ora quotata in borsa però non ha preso parte alla riunione di ieri anche se incontrerà l’assessore dopo domani. I sindacati vorrebbero coinvolgere Moncler nel salvataggio dei 106 lavoratori interessati dagli esuberi, visto che l’azienda è entrata positivamente in borsa, guadagnando subito un miliardo e 300 milioni di euro, secondo le stime delle rsu.

L’unica certezza al momento sono le mobilità per 106 dipendenti di Isc così suddivisi: 64 della sede di Mestre, 15 di Trebaseleghe, 19 di Grandate (Como) e 8 degli outlet di Palmanova (Udine) e Vicolungo (Novara).

Michele Bugliari

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