Indipendentisti veneti in marcia sul Consiglio regionale

VENEZIA. Con la premessa che «il Veneto diventerà indipendente prima della Catalogna», circa ottocento persone si sono radunate oggi a
Venezia, in Piazzale Roma, sotto le bandiere di “Indipendenza Veneta”. In corteo si sono poi dirette verso il sestiere di Dorsoduro, per raggiungere la Salute, di fronte a San Marco: obiettivo, attraversare in delegazione il Canal Grande, e andare a consegnare in Consiglio regionale una risoluzione finalizzata a «tutelare in ogni sede competente, nazionale e internazionale, il diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione».
«Entriamo in Regione dalla porta principale, che è la porta acquea », ha detto il segretario di Lodovico Pizzati, «oggi manifestano più persone per l’Indipendenza del Veneto che domani per il federalismo: seguiremo la via scozzese o, altrimenti, quella islandese di iniziativa popolare».
In corteo, numerose le bandiere rosso-arancio con il leone della Serenissima Repubblica e quelle bianche-gialle-azzurre della formazione politica «fondata nel maggio 2012 - spiega il presidente Luca Azzano Cantarutti, già parlamentare della Lega - raggruppando le varie anime dell’indipendentismo veneto». «Abbiamo elaborato una risoluzione che chiediamo al Consiglio regionale di valutare, adottare e approvare», spiega Cantarutti, «a sostegno di questa nostra richiesta abbiamo indetto questa manifestazione per dimostrare come la risoluzione per l’indipendenza sia sostenuta da un gran numero di firme e dalla volontà del popolo veneto». Ai margini del corteo, alcuni esponenti di “Xoventù indipendentista”, che si qualificano «movimento trasversale non legato a partiti che si batte per l’indipendenza del Veneto e per rafforzare l’identità veneta».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia