Indagini sulla morte del marito di Debora

PADOVA. Quindici anni dopo, il fascicolo di indagine sulla morte di Giuseppe Berto, torna su una scrivania della procura di Vicenza. Il procuratore aggiunto Orietta Canova, infatti, verificherà lo stato dell’inchiesta sulla fine del primo marito di Debora Sorgato (attualmente in carcere con l’accusa di aver ucciso Isabella Noventa), trovato mummificato a Polegge nel 2001, un anno dopo la sua scomparsa.
All’epoca, gli inquirenti stabilirono che il camionista si era tolto la vita, pur evidenziando che la vicenda lasciava comunque aperti diversi punti interrogativi. Quei dubbi e, soprattutto, la serie di decessi e misteri che hanno segnato la vita della ex moglie, evidenziati nell’articolo pubblicato ieri da Il Giornale di Vicenza, hanno spinto il magistrato ad analizzare nuovamente il caso.
Il cadavere nel garage. Il corpo dell’uomo, che aveva 32 anni, venne scoperto il 20 gennaio. Era all’interno di un’auto parcheggiata nel garage di una palazzina in strada Marosticana. Sui polsi del cadavere vennero riscontrate delle ferite. Oltre a un coltello, la squadra mobile trovò anche una lettera testamentaria scritta a penna da Berto il 2 gennaio del 2000, dunque un anno prima, nella quale si citava la ex moglie, ma non l’ultima compagna. La polizia stabilì che si era trattato di un suicidio e l’indagine venne archiviata.
I punti interrogativi. Già nel 2001 gli inquirenti si erano però posti alcune domande; soprattutto come fosse stato possibile che un cadavere rimanesse per un anno nell’autorimessa di un condominio, come mai quel box non fosse stato aperto nonostante nessuno pagasse le spese, e per quale motivo nessuno avesse segnalato la scomparsa dell’uomo. Vecchi interrogativi, ai quali se ne aggiungono ora di nuovi. Da quando la Sorgato è rimasta coinvolta nel giallo di Padova è infatti saltato fuori che la vita della donna, in cella assieme al fratello Freddy e a Manuela Cacco, è costellata di lutti ed enigmi.

Anche il secondo marito, Gianluca Ciurlanti, è scomparso prematuramente in un incidente accaduto nel 2002. Per quella disgrazia la Sorgato, che era al terzo mese di gravidanza, ricevette mezzo milione di euro come risarcimento dall’assicurazione. Infine pure Massimo Polato, il consigliere comunale di Camisano suicidatosi ad aprile, avrebbe avuto un rapporto di amicizia con la donna. Al momento, per gli inquirenti sono solo casualità. Il pm Canova, però, ha ritenuto di rimuovere la polvere dal fascicolo sulla disgrazia accaduta tre lustri fa a Polegge. Per ora non si può parlare di caso riaperto, ma solamente di ulteriori approfondimenti. Che potrebbero portare a una verità diversa.
Il ricordo del funerale. «Durante il funerale di suo marito parlava solamente dei soldi che avrebbe preso dall’assicurazione come risarcimento. Ma dico io, come faceva a pensare ai soldi in quel momento?». A parlare è una parente di Gianluca Ciurlanti, il secondo marito di Debora Sorgato, morto in un incidente stradale avvenuto nel 2002 in provincia di Padova.
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