Mestre, restano gravissimi i fratellini investiti: «Tutti sorpassano i tram alla fermata»
A Mestre continua il problema dei sorpassi pericolosi sui mezzi pubblici fermi, con conseguenze gravissime: i due bambini sono ancora ricoverati in terapia intensiva dopo l’incidente in viale San Marco

La Cinquecento non si preoccupa neppure di mettere la freccia, come il tram si ferma all’altezza della pensilina la piccola Fiat si lancia sulla corsia opposta e lo supera in uno scatto, proseguendo con una raschiata del motore in direzione San Giuliano.
La stessa scena si ripete di continuo: su nove mezzi pubblici che sostano alla fermata Cattaneo di viale San Marco - in entrambi i sensi di marcia - quattro vengono sorpassati dalle auto che avevano in coda, del tutto dimentiche delle norme del codice della strada che vietano questo tipo di manovre. E nella confusione delle 14, quando i marciapiedi si riempiono di ragazzini appena usciti dalle scuole, le cautele non aumentano parallelamente ai rischi.
L’incidente
Ventiquattro ore dopo l’incidente che ha visto due bambini travolti da un furgoncino, il traffico sul lungo rettilineo che va da piazzale Cialdini fino alla rotonda del parco seguiva ancora le stesse logiche fallate che lunedì hanno causato il disastro. Il peccato originale, condiviso quasi da tutti i mezzi che percorrono viale San Marco, è l’eccesso di velocità: di fatto, pur nel cuore di Mestre, il quartiere è attraversato e vissuto soprattutto da residenti e le carreggiate sono generalmente sgombre, anche troppo scorrevoli.
A spezzare la corsa delle auto sono soprattutto le svolte di chi, davanti a loro, devia verso le laterali; e poi, appunto, le fermate dei mezzi pubblici, che però per molti automobilisti rappresentano l’occasione per togliersi dalla scia di quel tappo troppo lento.
Deve aver pensato la stessa cosa anche il conducente del furgone che lunedì mattina ha scavalcato il tram all’altezza della Sansovino, travolgendo i due fratellini di origini cinesi che stavano attraversando la strada: l’uomo, guidatore del servizio noleggio con conducente, con passaporto moldavo, verrà iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni gravi o gravissime causate dalla violazione di una norma del codice della strada, quella che appunto vieta il sorpasso di un mezzo pubblico fermo in carreggiata (è possibile solo quando è presente una piazzola dedicata che toglie l’autobus o il tram dalla direttrice principale); il fascicolo sta venendo riempito con i dettagli del furgone, finito sotto sequestro.
Le condizioni di salute
I due bambini, intanto, sono entrambi in prognosi riservata: quello di otto anni è ancora all’Angelo di Mestre, in Rianimazione, dopo un intervento d’urgenza; l’altro, di un anno più piccolo, è stato portato a Padova dopo che i suoi parametri erano precipitati ancora lunedì, e ieri era ricoverato in Terapia intensiva pediatrica.
Le condizioni di entrambi, insomma, sono ancora gravissime. I genitori, che gestiscono un bar a Mestre, ieri hanno tenuto la saracinesca abbassata e hanno fatto per tutto il giorno la spola tra i due ospedali.
Alle 14.30 le due fermate gemelle all’altezza del parco Dallio erano affollate di giovanissimi studenti; un bambino di neanche dieci anni si lancia per attraversare la strada e prendere la sua corsa, ferma sull’altro marciapiede.
Proprio in quel momento un’auto sportiva va al sorpasso del mezzo fermo e, per un soffio, non si ripete lo stesso dramma del giorno precedente. Le strisce pedonali sono sempre davanti alle fermate, la scelta non è obbligata, ma è dettata dalla logica: solo così si garantisce la massima visibilità verso chi attraversa. A patto, però, che nessuno decida di superare l’autobus di turno, barriera di protezione contro chi non può vedere oltre.
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