Incidente in Bacino i due conducenti patteggiano 10 mesi
Hanno patteggiato una pena di dieci mesi e 20 giorni ciascuno il giovane veneziano di Dorsoduro, Ferruccio Ferruzzi Balbi (20 anni), che era al timone del suo barchino, e Nicola Tagliapietra (30 anni, Cavallino), che era alla guida del taxi: le due imbarcazioni erano finite una contro l’altra nel canale San Marco, praticamente in bacino, la sera precedente di Ferragosto 2014.
Ieri, i due difensori hanno raggiunto l’accordo con il pubblico ministero Massimo Michelozzi e alla fine la giudice dell’udienza preliminare Roberta Marchiori ha emesso la sentenza: i due dovevano rispondere di naufragio. Il barchino guidato da Ferruzzi Balbi, infatti era completamente affondato. Con il giovane imputato, in barca, c’erano tre amici e quella sera tutti erano finiti in acqua, mentre il tassista e i suoi due clienti, italiani pure loro, non avevano subito alcun danno o lesione.
Capitaneria di Porto e vigili del fuoco allertati, quella notte avevano lavorato fino all'alba del giorno appresso. L’incidente nautico era accaduto tra Sant'Elena e San Servolo. Lo schianto tra le due imbarcazioni aveva provocato una falla nel barchino, molto più leggero della lancia. I passeggeri dell’imbarcazione erano stati soccorsi dagli uomini della Capitaneria di Porto e poi dai vigili del fuoco e i quattro, tutti giovani veneziani, erano stati condotti dalle idroambulanze del Suem 118 al Pronto soccorso del Civile per essere visitati e medicati. Tre erano stati medicati e poi dimessi alle prime luci del giorno di Ferragosto mentre il quarto era stato trattenuto al Civile per accertamenti clinici. Si sospettava infatti che potesse aver riportato, a causa dell'urto, un trauma cranico, poi però era stato dimesso.
Gli occupanti del taxi, invece, erano rimasti illesi e avevano potuto riprendere il loro viaggio, al termine degli accertamenti svolti dal personale della Capitaneria di Porto di Venezia per chiarire le cause dell'incidente. E come sempre in questi casi, l'alta velocità dei natanti e la scarsa illuminazione avevano contribuito a causare l'incidente che fortunatamente non si era trasformato in tragedia. Le operazioni di soccorso dei sette occupanti le due imbarcazioni si erano concluse solo alle 5 del mattino del giorno dopo.
Giorgio Cecchetti
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