Incidente, due amici si accusano

Test del Dna, richiesta di condanna solo per uno
Il Tribunale di Mestre
Il Tribunale di Mestre
 
MESTRE.
Un'incidente, per fortuna senza conseguenze mortali seppur uno dei due coinvolti ha riportato gravi lesioni, accaduto ben cinque anni fa solo adesso è finito in un'aula del Tribunale di Mestre perchè i due ex amici si sono scaricati la responsabilità uno sull'altro. Erano in macchina assieme Nicolò Zanon (22 anni) e Ivan Zanin (31 anni), entrambi di Quarto d'Altino, e da subito hanno dichiarato ciascuno che era l'altro alla guida della macchina.  A mettere la parola fine alla disputa è stato l'esame del Dna sul sangue trovato negli airbag esplosi per proteggere i due quando l'auto è finita fuori strada a San Liberale. Così, ieri, il pubblico ministero di Venezia Francesca Crupi ha chiesto al giudice monocratico Rocco Valeggia di condannare Zanon a sette mesi di reclusione per le lesioni riportate da Zanin, giudicate guaribili in più di 40 giorni dai medici dell'ospedale mestrino, e per guida in stato di ebrezza.  E' il 12 novembre 2006 quando l'automobile su cui viaggiavano i due finisce fuori strada e si ribalta, ma solo Zanin resta gravemente ferito. Il 18enne Zanon, che ancora non aveva la patente, racconta che alla guida c'era Zanin, il quale, quando si rimette, afferma che invece era l'amico a condurre l'auto. Inizialmente, la Procura mette sotto inchiesta entrambi per guida in stato di ebrezza perché la prova del palloncino rivela che avevano bevuto.  Sugli airbag di entrambi, però, c'è del sangue e Zanin, difeso dall'avvocato Giampaolo Cappelletti, si rende subito disponibile al prelievo per comparare il suo sangue con quello recupereato nella macchina. Il Dna non sbaglia e rivela che Zanin era sul sedile del passeggero, mentre Zanon rifiuta di sottoporsi al prelievo di sangue. A quel punto la Procura chiede e ottiene l'archiviazione per Zanin e manda a giudizio Zanon.  Ieri la seconda udienza, però il processo non si è chiuso: il 19 aprile toccherà al difensore di Zanon e all'avvocato della parte civile, visto che Zanin si è costituito contro l'ex amico. Quindi, il giudice emetterà la sentenza.

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