Inchiesta Tronchetto tre condanne e assoluzioni

Concorrenza sleale e intimidazioni tra trasportatori del mercato turistico La Corte ridimensiona le accuse, la parte civile: «Almeno ora è tutto tranquillo»
Di Roberta De Rossi

VENEZIA. Era stata l’inchiesta che aveva scosso il Tronchetto, per anni terra di nessuno dove la concorrenza per accapparrarsi turisti da trasportare in città era fatta anche di colpi bassi, caccia ai clienti fin dentro il garage, pressioni e minacce sugli accompagnatori turistici e gli autisti dei pullman, danneggiamenti delle strutture di Actv e Ava. Una casbah turistica che però si è sgonfiata ai fini processuali. La Corte d’Appello ha infatti chiuso ieri con numerose assoluzioni e prescrizioni un procedimento che di sentenza in sentenza aveva già visto alleggerirsi di molto le posizioni degli imputati.

Due anni fa, infatti, la Corte d' appello aveva dimezzato le pene inflitte in primo grado dal Tribunale di Venezia, cancellando l'aggravante di aver utilizzato metodi mafiosi. Alcuni mesi fa era poi intervenuta la Corte di Cassazione a cancellare l'intera sentenza di secondo grado, sostenendo che gli imputati non potevano essere giudicati per un unico reato, ma andava provata la loro partecipazione ad ogni singolo episodio, in un quadro di concorrenza sleale.

La condanna più pesante è quella a 3 anni di reclusione per Gino Costantini, accusato di aver minacciato dipendenti dell’Associazione albergatori Ava; 6 mesi di reclusione per danneggiamento di un cancello Actv per Bruno Siega, 10 mesi per Paolo Varagnolo. Prescritte - perché sono passati troppi anni dai fatti - le accuse mosse ad Adriano Rizzi, Maurizio Cappellotto, Sergio Friselle, Antonello Mozzato, Mirco Bellotto, Alessandro Orlandini, Franco Mazzuccato, Giampaolo Colombo, accusati a vario titolo di danneggiamenti nei confronti delle strutture di Actv. Assolti, invece, Loris Trabujo, gli stessi Adriano Rizzi, Maurizio Cappellotto e Gino Costantini dalle accuse di minacce nei confronti del presidente Ava, di intimidazione di tassisti regolari, dall’accusa di aver creato un clima di paura all’uscita dei parcheggi San Marco e Aci a piazzale Roma.

Assolti dall’accusa di aver minacciato gli operatori del mercato ortofruitticolo, di danneggiamento di auto nel garage, dall’aggressione a un taxista regolare, Danilo Soppelsa, Franco Benatelli, Sergio Friselle, Antonello Mozzato, Mirco Bellotto, Alessandro Orlandini, Frranco Mazzuccato, Giampaolo Colombo. Dai mille ai 2500 euro i risarcimenti che gli imputati dovranno comunque versare ad Actv e Interparking, risarcendo le spese legali al Comune. Revocata ogni confisca di imbarcazioni e beni che torneranno ai proprietari. «Un risultato però questo processo lo ha ottenuto», commenta l’avvocato Elio Zaffalon, per le parti civili, «ha sgomberato le tensioni che gravavano sul Tronchetto, liberandolo».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia