Inchiesta sull’aereo precipitato «Problemi di carburante»

«Pare ragionevole ritenere che ad innescare l’incidente sia stata una repentina riduzione di potenza del motore derivata dalla mancata alimentazione di carburante dovuta, verosimilmente, ad una inadeguata gestione del carburante disponibile a bordo». Così si legge nella relazione d’inchiesta elaborata dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) in relazione all’incidente aereo del 3 novembre 2018 che costò la vita a Franco Mura, istruttore di volo professionista, 70 anni di Campagna Lupia ma originario di Padova, e Roberto Guglielmo Vescovo, 65 anni, nativo di Verona ma residente a Latisana, docente universitario alla facoltà di Ingegneria a Trieste. In quel volo tragico, il primo viaggiava come passeggero, il secondo come pilota.
Il velivolo Siai Marchetti F. 260D su cui viaggiavano si era schiantato in prossimità dell’aviosuperficie “Caorle”, da dove era partito meno di due ore prima. La relazione è stata pubblicata nei giorni scorsi dall’Agenzia e rappresenta l’atto finale dell’inchiesta sulla sicurezza che, condotta in modo indipendente e separato rispetto ad altre inchieste (ad esempio quella della magistratura), è finalizzata non nell’attribuire colpe e responsabilità, ma a prevenire incidenti futuri. L’inchiesta si svolge tra l’altro attraverso l’esame del luogo dell’incidente e dell’aeromobile, della documentazione, delle conversazioni radio e delle testimonianze, oltre che delle immagini della videosorveglianza puntata sull’aviosuperficie.
Uno dei testimoni sentiti dall’Ansv era presente all’aviosuperficie al momento della tragedia ed ha riportato - come si legge nella relazione - «di aver sentito il rumore del motore dell’aeromobile in avvicinamento finale e di aver notato lo stesso aeromobile effettuare la manovra di atterraggio, precisando però quanto segue: “Tuttavia hanno deciso di rimanere in volo, hanno ridato motore e hanno ripreso il volo”». Ma alcuni secondi dopo, il testimone ha riportato «di aver sentito provenire dall’aereo uno strano borbottio, tant’è che mi sono preoccupato. Subito dopo aver sentito quel rumore, non ho più udito il rumore del motore».
«L’incidente è stato causato dalla perdita di controllo in volo dell’aeromobile a seguito di uno stallo aerodinamico innescatosi in una fase di volo “critica” dal punto di vista della performance dell’aeromobile, ovvero in fase di salita, vicino al suolo», si legge a conclusione della relazione dell’Agenzia, «La ridotta distanza dal suolo, stimata tale sulla base della fase di volo in cui è avvenuto l’evento, ha reso vano ogni tentativo di recupero dell’assetto controllato del velivolo». Alla luce di quanto emerso dall’analisi dell’incidente a Caorle, l’Ansv non ha ritenuto necessario emanare raccomandazioni di sicurezza. —
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