Incendio a Pianiga, nessun pericolo per i residenti

L'Arpav: non è stata rilevata la presenza di diossine, ma si è registrata una ricaduta di benzene, toluene e idrocarburi policiclici aromatici

PIANIGA. Nessun pericolo per la popolazione e quindi non è stato neccessario evacuare la zona.  Sono arrivati i primi dati relativi alle analisi compiute dall'Arpav sui campioni di aria e suolo, prelavati durante l'incendio che ha distrutto la Ramm Srl, di via Marinoni 80, la ditta che tratta rifiuti ingombranti. Non è stata rilevata la presenza di diossine e monossido di carbonio in valori tali da dover far allontanare le persone che abitano in zona.

C'è stata invece una ricaduta di benzene, toluene e idrocarburi policiclici aromatici in valore superiore a quello di fondo. Riguarda soprattutto l'area interessata dall'incendio. Non ancora individuata la causa dell'incendio.

La ditta svolge attività di gestione (stoccaggio, selezione) di rifiuti non pericolosi, provenienti da raccolta differenziata.  In particolare sono stati coinvolti dall’incendio rifiuti “ingombranti” quali materassi, mobilio, oggetti vari in plastica. Non solo, ma anche materiali e attrezzature come cartoni, stracci, tagliaerba e due benne a ragno impiegate nella movimentazione dei rifiuti. I vigili del fuoco sono ancora sul posto. Il loro lavoro durerà ancora alcune ore.

Il devastante incendio alla Ramm è divampato martedì sera poco dopo le 19.30: le fiamme hanno divorato l’intero capannone dell’azienda. Le fiamme hanno raggiunto i quindici metri di altezza prima che il Nucleo batteriologico dei vigili del fuoco della sede operativa di Mestre, Padova e Mira riuscisse a intervenire. Le fiamme alte e il gran fumo erano rilevabili a grande distanza.

Tanta la paura per le abitazioni vicine che hanno subito allertato le forze dell’ordine ma anche per gli stessi titolari dell’azienda che abitano di fronte al capannone. Molti cittadini si erano chiusi in casa a causa dell’aria irrespirabile. Sul posto i tecnici dell’Agenzia regionale protezione ambientale.

Maggiori particolari nell’edizione in edicola

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:incendi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia