In provincia stipendi più alti del Veneto

di Gianni Favarato
Grazie alla maggiore presenza, sia nel settore industriale che nei servizi e il turismo, di grandi aziende, la retribuzione media annua di operai, impiegati e quadri d’azienda che lavorano in provincia di Venezia è più alta che nel resto del Veneto e d’Italia, seppure persiste una notevole differenza tra quanto percepiscono i lavoratori maschi rispetto alle donne. Ma il peso delle imposte dello Stato sui redditi da lavoro, l’erosione dell’inflazione e del mancato adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti finiscono per erodere gli stipendi e impoverire anche i “fortunati” che hanno ancora un’occupazione e non sono in cassa integrazione o disoccupazione a causa della crisi dilagante che falcia aziende e posti di lavoro.
È questo è il quadro che emerge dal “Rapporto 2013 su lavoro e retribuzioni in provincia di Venezia”, promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, giunto alla quinta edizione e relativo all’anno 2012. Dal rapporto (realizzato da Od&M Consulting, società di consulenza specializzata nelle indagini retributive, con il contributo di Manager–Ricerche Direzionali) risulta che la retribuzione media annua (stipendio) di operai e impiegati veneziani che nel 2003 ammontava a 22.160 euro, nel 2012 è cresciuta a 27.830 euro lordi, una cifra superiore del 4,6% alla media regionale veneta (26.600 euro) e del 3,3% alla media nazionale (26.950).
«Tra il 2003 e il 2012 le retribuzioni provinciali sono cresciute mediamente del 2,6% l’anno», ha spiegato ieri Simonetta Cavasin, general manager di Od&M Consulting, presentando il rapporto durante il convegno tenutosi al Park hotel Ai Pini, «ma l’aumento delle retribuzioni in provincia, che nel 2011 era stato del +1,7% sul 2010, l’anno scorso si è attenuato ulteriormente a +0,9% sul 2011. Incremento superiore a quello medio veneto (+0,5%), ma inferiore a quello calcolato su scala nazionale (+1,2) e, soprattutto, all’aumento dei prezzi al consumo per i beni ad alta frequenza di acquisto, che a Venezia nel 2012 è stato del +4,6%, indice più alto di quello veneto e italiano, con un sensibile calo del potere di acquisto dei lavoratori dipendenti veneziani, pari a -2,7%, mentre nel 2011 era -2,1%».
Il monte delle retribuzioni varia a seconda del settore di lavoro. In quello dei servizi (comprende il turismo), ci sono retribuzioni medie (28.490 euro) più elevate di quelle di industria (27.250 euro) e agricoltura (20.170 euro), quest’ultimo in crescita (per la prima volta dal 2008), mentre i dipendenti di aziende industriali e del terziario percepiscono più a Venezia che nel resto del Veneto e i loro stipendi sono aumentati, rispettivamente, dello 0,7% e dell’1,3% nel 2012. Tra i vari comparti, vi sono poi notevoli differenze retributive: gli stipendi medi sono comprese tra i 21.480 euro delle industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature e i 45.090 euro nel settore creditizio-assicurativo. Da segnalare anche l’ulteriore calo retributivo dell’1,8% a Venezia e nell’intera regione per gli addetti del comparto delle costruzioni edili, uno dei più colpiti dalla crisi.
Per quanto riguarda la retribuzione media degli uomini, in provincia di Venezia è pari a 29.890 euro, contro i 24.240 delle donne, per uno scarto retributivo del 23,3%, in leggero calo rispetto al 2011 ma sempre decisamente più elevato rispetto a quello registrato in Veneto (16,7%) e in Italia (11,9%), e che persiste quasi immutato dal 2003 (allora era al 25,2%).
Va aggiunto, però, che nel 2012 le retribuzioni delle donne hanno visto una crescita (+1,4%) più elevata rispetto a quelle degli uomini (+0,7%), ma non tale da invertire in modo significativo questo gap di genere maschile/femminile.
Infine, il Rapporto presentato ieri mette in evidenza il forte scarto tra le retribuzioni di operai e impiegati rispetto a quadri e dirigenti e il peso delle tasse: gli operai con uno stipendio - al netto delle imposte che gravano, insieme ai con tributi a carico dei datori di lavoro, dal 51 al 38% della retribuzione lorda - di 1.310 euro, gli impiegati di 1.478, i quadri 2.580 e i dirigenti 3.640 euro.
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