In manette a Comacchio nel ferrarese il latitante di San Michele Ivan Termini

Ivan Termini di San Michele
Ivan Termini di San Michele
 
SAN MICHELE.
Arrestato mercoledì pomeriggio a Comacchio, (Ferrara) il samichelino Ivan Termini, 51 anni, già autore di numerose rapine a mano armata ai danni banche e di furgoni portavalori, in passato anche componente della nuova Mala del Brenta. Decine i colpi messi a segno negli anni dal malvivente. L'uomo si era nascosto in un piccolo appartamento della riviera ferrarese, deserta in questa stagione dell'anno. Termini non ha opposto resistenza quando i carabinieri lo hanno bloccato mentre stava uscendo dal cortile della palazzina con la propria auto. Gli uomini dell'Arma erano sulle sue tracce dopo che la corte di Cassazione aveva confermato la condanna a cinque anni e sei mesi per rapina aggravata. La carriera criminale di Ivan Termini è assai lunga: il primo arresto per una rapina messa a segno a Lugugnana nel 1986; nel 1999 è stato arrestato per un tentativo di rapina ad un furgone blindato a Pozzuolo del Friuli (Ud), nel 2003 per una rapina ai danni di un istituto bancario di Remanzacco (Ud). Il 19 gennaio 2006 è stato tratto in arresto in concorso con altri 32 indagati nel contesto dell'operazione «Ghost dog», volta a sgominare una organizzazione criminale affiliata alla nuova Mala del Brenta. Il processo coinvolse 28 persone, con l'accusa di aver riorganizzato l'organizzazione criminale un tempo comandata da Felice Maniero. In quell'occasione furono ventidue le condanne, per un totale di 216 anni, 4 mesi e 20 giorni di carcere, e un milione e 400 mila euro di risarcimenti. Nel 2010 i carabinieri di Udine in collaborazione con la Kriminal Polizei austriaca e tedesca hanno arrestato Termini per una serie di rapine compiute con utilizzo di fucili kalasnikov e l'esplosione degli sportelli bancomat e casse continue. (s.za.)

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