In due fotografie il tradimento di Renzo Dekleva

Già sette mesi prima di scomparire nel nulla, Lucia Manca aveva avuto il sospetto che il marito la tradisse. Aveva letto i dati del Telepass abbinati alla Lancia Delta dell’uomo, e aveva scoperto che Renzo si era recato in località diverse (Trento-Rovereto) rispetto a quelle in cui diceva di essere stato per lavoro (Barcellona).
Ma a fugare tutti i dubbi della bancaria, furono soprattutto due foto scattate la sera del 2 maggio 2011 al ristorante Cecchini di Pordenone, dove l’uomo aveva festeggiato il suo compleanno senza la moglie ma con Cristina, la quarantanovenne trevigiana che credeva di essere la compagna ufficiale dell’informatore farmaceutico, ma che nei fatti era soltanto «l’altra donna».
Lucia Manca trovò le foto nella Lancia Delta del marito, e rimase profondamente sconvolta.
Nella prima (pubblicata a lato) Renzo abbraccia Cristina; nella seconda è invece immortalato quel bacio appassionato tra i due che Dekleva cercò goffamente di «derubricare» a bacio tra colleghi.
A rivelare i retroscena nel corso delle testimonianze rese davanti ai carabinieri sono Giuseppe Manca, il fratello della bancaria, e Grazia, l’amica e collega del cuore della donna, che già nelle ore successive alla scomparsa di Lucia Manca sono anche le persone più perplesse di fronte ai racconti forniti da Renzo.
E si dichiarano perplesse anche di fronte ai pianti dell’informatore farmaceutico: «Lucia non c’è più, Lucia non c’è più, dov’è andata Lucia?», chiede Dekleva tra le lacrime.
Lo stesso, però, nella denuncia di scomparsa della moglie omette di parlare della sua relazione clandestina con Cristina.
A Giuseppe e Grazia, troppe cose non tornano. Anche perché entrambi sono perfettamente a conoscenza di quanto teso fosse diventato nell’ultimo periodo il rapporto tra Lucia e Renzo, con la bancaria che faceva sentire al marito i colloqui tra lui e Cristina, incisi in un registratore che lei stessa aveva nascosto in casa (nello studio di lui) e in auto.
La bancaria aveva messo con le spalle al muro l’uomo: aveva trovato le foto del tradimento, era in possesso delle registrazioni tra i due amanti, aveva nascosto le chiavi dello scooter e aveva trasferito ventimila euro dal conto cointestato a quello personale.
Senza contare che Lucia aveva detto chiaramente a Grazia «che si era interessata per trovarsi un fabbro per cambiare le serrature di casa».
Una situazione che aveva mandato fuori controllo Renzo Dekleva.
Almeno secondo la procura di Venezia, titolare delle indagini e sempre più convinta che sia stato lui ad uccidere la moglie e ad abbandonare il suo corpo sotto il ponte di Sant’Agata a Cogollo del Cengio.
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