In arrivo il primo super magnete
Tra cinque giorni il reattore sperimentale sarà alla Simic per i test

Comincia da La Spezia e arriva fino a Marghera, in via dell’Elettricità, il viaggio del primo supermagnete destinato a Iter, il reattore sperimentale nato da una vasta collaborazione internazionale per dimostrare la fattibilità della fusione nucleare. Partito ieri, ci metterà almeno cinque giorni per arrivare a Marghera.
Gioiello tecnologico, il primo dei 18 magneti superconduttori destinati a Iter, serve a produrre energia imitando il processo che avviene nel cuore delle stelle. Il supermagnete più grande del mondo è nato dalla collaborazione fra industria e ricerca, con l'Enea, al fianco di F4E (Fusion for Energy), l'agenzia dell'Unione Europea che gestisce il contributo europeo a Iter, definendo le strategie e lavorando in collaborazione con l'industria.
Lungo 16 metri e largo 9, pesante 150 tonnellate e dalla forma di D, il supermagnete è stato realizzato dalla Asg Superconductors, una società della famiglia Malacalza, nello stabilimento di La Spezia. Le altre vengono fornite dal Giappone. Alle 10 del mattino sono iniziate le operazioni di imbragatura del supermagnete, che con il suo contenitore ha raggiunto il peso di 200 tonnellate, quanto un Boeing 787. Quindi il magnete è stato caricato su un camion robotico radiocomandato. Alle 16 l'apertura delle porte dello stabilimento: il momento simbolico che segna l'inizio del viaggio. A bordo del camion-robot, la gigantesca bobina inizia un viaggio alla velocità di 0,5 chilometri orari, impiegando quasi 12 ore per percorrere i 6 chilometri che separano lo stabilimento dal porto.
Le operazioni di imbarco sono previste dalle 3.00 alle 8. 00 di oggi. La prima tappa è Porto Marghera, arrivo tra cinque giorni. Negli stabilimenti della Simic, il supermagnete verrà inserito in una struttura di contenimento d'acciaio fabbricata in Giappone. Un'operazione che richiederà un anno di lavoro. Poi ripartirà per Marsiglia, dove intraprenderà il suo viaggio via terra vero Cadarache, nella Francia meridionale, dove è in costruzione Iter.
Simic, in consorzio con la francese Cnim, ha completato la produzione di 70 piastre radiali del magnete e l’azienda di Marghera sarà responsabile di una serie di test a freddo sui magneti, che verranno inseriti in enormi casse in acciaio, saldati, impregnati di resina e lavorati prima di trasferirli a Cadarache, dove verranno installati sulla macchina Iter. A quel punto peseranno 320 tonnellate.
(m.ch.)
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