Impresario ricattato Donna a giudizio

CAMPONOGARA. È accusata di aver cercato di intascare un assegno vidimato da 40mila euro smarrito e poi di aver ricattato il legittimo beneficiario. Si terrà giovedì 10 gennaio di fronte al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia Andrea Comez il processo a carico di Mariana Florina Rad, 39 anni di Camponogara, difesa dagli avvocati Alberto Poncina e Giovanni Coli. La donna è accusata dal pubblico ministero Walter Ignazitto di tentata estorsione, appropriazione indebita e di falsificazione. I fatti risalgono al 2011 quando, secondo l’accusa, l’imputata avrebbe trovato su un marciapiede un assegno non trasferibile della Banca del Veneziano a favore di G.B., impresario anche lui di Camponogara, tutelato dall’avvocato Pascale de Falco, per un importo di 40mila euro. La donna avrebbe pensato di non riportarlo alla Banca ma d’intascarlo. Una volta a casa comincia a manometterlo alterando il nome del beneficiario e indicando come intestatario del titolo il proprio nome. Cambiato il nome la donna si sarebbe presentata allo sportello della banca per mandare il titolo in negoziazione. Nel frattempo il legittimo proprietario riscontra la perdita dell’assegno e si rivolge alla Banca affinché questa blocchi l’incasso. Avvertita del blocco la donna, che evidentemente conosceva bene l’impresario, comincia a mandare missive e sms minacciando l’uomo di pagare l’importo dell’assegno altrimenti avrebbe protestato il titolo con i conseguenti guai giudiziari, dovuti per legge, per il mancato pagamento. Attraverso però la Banca del Veneziano l’uomo è riuscito a smascherarla e l’ha denunciata costituendosi parte civile.
Davide Massaro
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