Il sogno del sergente Spano «Diventare commendatore»

MUSILE. Il sergente nella neve. A Musile c'è un arzillo 93enne che ha una grande storia alle spalle e oggi sogna di diventare commendatore. Luigi Spano (in foto) abita in via Giotto, ha vissuto per anni a Napoli anche se è nato a Portogruaro. Il padre lavorava alle Ferrovie e viaggiava sempre. Oggi Spano, che è cavaliere ufficiale e pensionato delle ferrovie, vorrebbe tanto diventare commendatore dopo aver combattuto due guerre e affrontato di tutto.
Fu in Africa settentrionale a Tobruk, colpito da un proiettile. Poi sergente maggiore della fanteria, divisione Pasubio, nella campagna di Russia sul Don, 36 mesi internato in un campo di concentramento. Una storia avventurosa che si conclude con il ritorno alla vita civile, al lavoro in ferrovia come il padre, fino all'arrivo a Musile negli anni 70 dove è rimasto con la famiglia, la moglie, i figli. Oggi Luigi Spano, che ha illustri parentele anche a Napoli, tra cui il celebre studioso di Pompei Giuseppe Spano, è un simpatico vecchietto ancora pieno di energie che sogna il titolo di commendatore. «Ai giovani d'oggi», dice con trasporto, «che non hanno conosciuto le efferatezze delle guerre, vorrei far comprendere l'importanza della democrazia come grande conquista. È il dialogo che risolve sempre i problemi, contro ogni dittatura». (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia