Il re «torna» in piazza a Mirano
Dopo il 17 marzo il busto troverà spazio davanti all'ex discoteca

La statua di Vittorio Emanuele II
MIRANO.
Vittorio Emanuele II torna in piazza. Lo annunciano il sindaco e il promotore dell'iniziativa, Viviani Lorenzon. E non sono tutte rose e fiori, al di là del sentimento che ognuno ha per i Savoia.
Il ritorno del re in centro storico è infatti l'ennesimo pasticcio. A Mirano quello sul primo sovrano dell'Italia unita è un capitolo aperto da 60 anni. A Vittorio Emanuele era già dedicata la piazza centrale, che oggi porta il nome dei Martiri della libertà, in memoria dei 15 miranesi trucidati dai fascisti dopo il 1943. A fine guerra, il monumento a Vittorio Emanuele fu relegato in un angolo di viale Rimembranze. Non essendo più il simbolo della città, cadde presto nel degrado e oggi il re svetta tra le querce dei «giardini», seminascosto e ricoperto di muschio e guano di piccione. Non proprio un'immagine da re. Da tempo a Mirano si dibatte su come potergli restituire dignità. Molti i fautori del ritorno in piazza della statua, eventualità di cui si discusse anche in occasione delle furenti polemiche suscitate da Lorenzon sullo spostamento del monumento dei martiri. Proprio Lorenzon è uno di quelli che da sempre si spende per far tornare in centro il re. Serviva l'occasione storica e la giunta Cappelletto credeva di averla trovata: il 17 marzo, festa nazionale per i 150 anni dell'unità d'Italia, che si concretizzò proprio sotto il regno di Vittorio Emanuele. Durante le celebrazioni organizzate in piazza per quel giorno a Mirano si voleva cogliere l'occasione per intitolargli la nuova piazzetta realizzata davanti all'ex discoteca Seven, in centro storico, alle spalle di piazza Errera. Non solo una dedicazione formale, ma un vero e proprio ritorno del re in piazza, visto che nella nuova area pedonale è previsto anche un plinto per posizionare la statua. Parte l'iter per lo spostamento, che coinvolge anche la Sovrintendenza, ma qualcosa si inceppa. Oppure semplicemente non ci sono i tempi tecnici per portare la statua in piazza. Lorenzon se la prende con l'odiata burocrazia e non risparmia neppure il personale: «Troppo lento - dice - a portare a termine la pratica». Come se non bastasse tarda ad arrivare anche il passaggio di proprietà della nuova piazzetta dal privato al Comune. Fatto sta che il 17 marzo il sindaco inaugurerà la piazza, intitolandola a Vittorio Emanuele II solo con una targa, ma senza monumento.
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