Il questore: «Avete dimostrato equilibrio»

Angelo Sanna e la dirigente della Mobile in visita alla famiglia dopo la conclusione delle indagini
GIORNALISTA: Scattolin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: via dei faggi, Catene, Marghera DESCRIZIONE: il questore visita la fam. Azzalin recentemente colpita da una rapina - nella foto il questore Sanna e il capo della squadra mobile Lauretta con Massimo Azzalin e famigliari
GIORNALISTA: Scattolin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: via dei faggi, Catene, Marghera DESCRIZIONE: il questore visita la fam. Azzalin recentemente colpita da una rapina - nella foto il questore Sanna e il capo della squadra mobile Lauretta con Massimo Azzalin e famigliari

«Non sono venuto prima perché ero scaramantico seppure ottimista, adesso gioisco assieme a voi e ai miei collaboratori». Il questore Angelo Sanna ieri all’ora di pranzo si è recato in via dei Faggi, dove si trova la villetta di Massimo Azzalin, per incontrare il capofamiglia, padre di otto figli, la moglie Carla e il figlio di 14 anni, Simone, che si trovava lì con loro. «Quanto vi era accaduto mi aveva colpito molto», ha raccontato il questore, «ma volevamo essere cauti perché a volte l’eccessivo entusiasmo fa danni, per questo ho preferito attendere sino ad oggi».

Sanna ha ringraziato anche gli investigatori, che hanno lavorato con professionalità e con grande umanità: «Adesso c’è il processo, che si concluderà speriamo con la giusta condanna, ora il castello deve reggere. La soddisfazione per un poliziotto non è ricevere un premio, che sicuramente gli investigatori avranno per aver concluso una indagine in modo tanto certosino e perfetto, ma è la gratitudine del cittadino. La vostra storia, in particolare, mi stava a cuore. Otto figli, cosa poteva succedere? Adesso che tutto si è concluso per il meglio, festeggio con voi e con loro».

E ancora: «È un piacere vedere dei genitori con un simile equilibrio, che voi non solo avete conservato dall’inizio di questa vicenda, ma che avete trasmesso ai vostri figli, dando un insegnamento a una bella fetta di gioventù di questa città».

Felici della visita del questore anche i coniugi Azzalin. «Non ci attendevamo questa visita», ha detto emozionato Massimo Azzalin, «e non ci aspettavamo questa rapidità nelle indagini. Noi continuiamo la nostra vita, sebbene con qualche precauzione in più, e speriamo che anche altre famiglie coinvolte in episodi di violenza tra Mestre e Marghera siano fortunate come lo siamo stati noi».

Marta Artico

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