Il progetto dei Foscari per il campo da golf

In tutta la Valbelluna, Casteldardo, in comune di Trichiana (Belluno) è senza dubbio una delle località di maggior pregio, per la sua bellezza, la posizione con vista sulle Dolomiti dal Feltrino all’Alpago e la storia che parte dall’epoca romana e forse ancora prima. Cento ettari di terreni coltivati, boschi, edifici rurali, una torre che controlla la valle da tempo immemorabile e, al centro, villa Piloni Federici Foscolo, tra le più pregevoli e austere del bellunese.
Per generazioni Casteldardo è rimasto pressoché intatto, protetto dalla famiglia Foscolo che volle abitare la villa fino a poco tempo fa. Dopo la morte di Giuliana e Teresa Foscolo Foscari, però, il corpo principale e parte delle proprietà accessorie sono stati progressivamente dimenticati da un gruppo di eredi che vivono in molti angoli di mondo, tutti lontani. Da qualche tempo alcuni di loro hanno deciso di esplorare le opportunità di profitto di Casteldardo e uno in particolare, l’avvocato Ferigo Foscari, figlio dell’architetto Antonio «Tonci» Foscari, ha aperto il confronto con l’amministrazione comunale, impegnata nella redazione del nuovo piano regolatore. Ora, nel giro di pochissimi anni l’aspetto dell’area sembra destinato a modificarsi radicalmente e la prospettiva spaventa sia i proprietari più legati a Casteldardo dal punto di vista affettivo, sia gli abitanti di Trichiana che da sempre sanno di poter passeggiare o attraversare a cavallo la vasta proprietà, come se quella bellezza fosse di tutti quelli che sanno apprezzarla.
Tutto iniziò vent’anni fa, ai tempi della formazione del piano regolatore vigente e in via di aggiornamento con il Pati scritto a quattro mani con Limana. Risale al 1992, infatti, l’idea di destinare quell’immenso terreno a campo da golf, una prospettiva che fece torcere il naso a molti, ma che non aveva trovato seguito e la proprietà è sempre rimasta con la destinazione di terreno agricolo. Ora, con l’apertura dei lavori per il Pati, che la questione si sta concretizzando. Dopo numerosi incontri con alcuni proprietari che hanno manifestato l’intenzione di realizzare il campo da golf, partendo da nove buche, l’amministrazione trichianese ha deciso di aprire la disponibilità a trattare e, nel nuovo strumento urbanistico, ha delimitato l’area di Casteldardo come “progetto complesso”, fattispecie che indica la valenza strategica di un luogo e la necessità di una pianificazione concertata pubblico-privato, che a breve coinvolgerà anche gli altri proprietari. Di per sè un campo da golf non è un grande affare, anzi, l’operazione è in perdita e quindi i privati hanno chiesto di poter ammortizzare i costi costruendo nuove volumetrie, club house, ristorante, servizi per i giocatori, ma anche vera e propria residenzialità, perché pare che ai giocatori di golf piaccia avere casa nei pressi dei campi.
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