Il più forte segnalato in Europa nel 2015

Ce ne sono stati altri due meno intensi in Veneto, mentre la Puglia ne ha registrati cinque

DOLO. Il tornado che ha devastato la Riviera del Brenta l’8 luglio scorso è il più intenso registrato nel 2015 in Europa. Lo rivela il sito meteo.it, che ha pubblicato un report, realizzato analizzando tutte le segnalazioni arrivate attraverso la rete di siti amatoriali e non. Attorno al fenomeno tornado ruota infatti da alcuni anni in Italia un universo di appassionati riuniti in community che studiano i fenomeni meteo più estremi, sulla scorta di quanto accade già da decenni negli Stati Uniti con i cosiddetti “cacciatori di tornado”.

Tutte le segnalazioni relative allo scorso anno sono state verificate e alla fine gli appassionati hanno potuto pubblicare uno studio che certifica quello che molti si attendevano: il tornado che ha colpito Dolo, Pianiga e Mira nel tardo pomeriggio dell’8 luglio 2015 è stato il più intenso registrato in tutto l’anno, non solo in Italia, ma anche in Europa. Un caso di studio insomma.

Stefano Salvatore e Federico Baggiani, di “Tornado in Italia”, della Rete Meteo Amatori, nonché autori del report, partono anzitutto da un dato: in Italia lo scorso anno sono stati registrati 19 tornado, poco più della metà dei 34 fenomeni registrati nel 2014. Tuttavia è calato il numero, non l’intensità, che anzi ci porta a confrontarci con fenomeni sempre più estremi. «Tra tutti, il più tristemente famoso è stato il tornado di Dolo», spiegano, «formatosi da una supercella temporalesca: ha avuto una durata di circa 15 minuti ed è stato classificato come F4, utilizzando la scala Fujita, dall’European Severe Storms Laboratory, che lo ha certificato come il più intenso tornado del 2015 in Europa. I venti hanno probabilmente toccato i 300 chilometri orari e la traccia dei danni si è estesa per oltre 11 chilometri in lunghezza e fino a un chilometro in larghezza, danneggiando circa 400 edifici per diverse decine di milioni di euro di danni».

È il quinto grado di una scala di sei. Ma quello di Dolo non è stato l’unico tornado registrato in Veneto lo scorso anno: la nostra regione è al secondo posto in Italia per numero di tornado registrati nel 2015, ben tre (gli altri due registrati il 13 settembre a Campodoro-Padova e il 3 ottobre a San Donà, entrambi di intensità F0). Tre ne ha avuto anche la Liguria e solo la Puglia ne ha registrati di più, ben 5. Ma il Veneto ha comunque un primato poco invidiabile: è stata l’unica regione in cui si sono verificati tornado cosiddetti “mesociclonici”, ben due, tra cui quello della Riviera. Si tratta di fenomeni particolarmente violenti perché originati da supercelle, temporali poco frequenti ma che potenzialmente sono anche i più pericolosi.

C’è un altro dato molto poco confortante: «Utilizzando i nostri dati degli ultimi due anni», spiegano Salvatore e Baggiani, «si può calcolare che in media il Veneto è stato colpito da un tornado ogni 4.600 chilometri quadrati. Molti più che in Texas, dove, sebbene se ne verifichino in media 112 all’anno, data la notevole estensione, se ne forma uno ogni 6.200 chilometri quadrati».

Filippo De Gaspari

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