Il Pertini senza tabaccaio «Un guaio per le bollette molti anziani in difficoltà»

Pagare un bollettino, visto che in zona non c’è un ufficio postale? Comperare un biglietto dell’Actv? Un francobollo? Versare l’ammontare del bollo auto?
La risposta al quartiere Pertini, che conta poco meno di cinquemila abitanti, è una sola: impossibile. E questo perché non c’è più il tabaccaio che, al di là delle sigarette, garantiva tutta una serie di servizi accessori, tra cui appunto i pagamenti di bollette, affitti, canoni e quant’altro, fondamentali soprattutto per gli anziani che faticano a muoversi e che nel microcosmo del quartiere avrebbero la necessità di trovare almeno i servizi minimi.
I disagi, spiega Giorgio Rocelli, portavoce del Comitato Quartiere Perini, si sono concretizzati verso la metà di agosto, quando si è capito che il tabaccaio di via Gagliardi, che ufficialmente aveva chiuso all’inizio del mese per le ferie, non avrebbe riaperto come annunciato dopo la sosta estiva. Nei giorni a seguire, sulla serranda della tabaccheria è comparso un cartello che imputa la chiusura temporanea a motivi familiari. È trascorso più di un mese, il negozio resta chiuso e nessuno sa quando riaprirà. Proprio per questo Rocelli nei giorni scorsi ha scritto all’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga per rappresentare all’amministrazione tutto il disagio dei concittadini. «Il quartiere Pertini ha un po meno di 5.000 abitanti, pochi negozi, ma quei pochi servono soprattutto agli anziani che si muovono con difficoltà oppure non si muovono affatto. Il quartiere è privo di ufficio postale, per cui i residenti si rivolgono al tabaccaio per le operazioni di pagamento di bollette, affitti, documenti di viaggio e quant’altro alla bisogna», si legge nella comunicazione a Ca’ Farsetti, «Dall’inizio di agosto il tabaccaio ha chiuso per ferie, ma a tutt’oggi è ancora chiuso e da indiscrezioni sembra che abbia chiesto sei mesi di sospensione dell’attività, creando una infinità di disagi a tutti i residenti e in particolar modo ai più anziani».
Di qui la richiesta al Comune affinché si faccia in qualche modo carico del disagio e cerchi di trovare una soluzione, anche temporanea, in attesa della riapertura della tabaccheria di via Gagliardi. La preoccupazione tra i residenti è molta. «Stiamo vivendo sempre più una situazione di isolamento, varie persone ci hanno segnalato il disagio legato all’assenza di un punto dove poter pagare bollettini e canoni, tanto più che in questo quartiere molti sono in affitto e quindi c’è l’esigenza di pagare ogni mese», chiarisce Rocelli, «Ci domandiamo cosa ne sarà dopo questi fantomatici sei mesi di sospensione dell’attività di tabaccheria. Cosa succederà? Riaprirà? O ci sarà una proroga? Servirebbe la riattivazione del servizio, magari tramite una sostituzione temporanea di chi finora ha gestito la tabaccheria».
E nell’attesa che si trovi una soluzione? «Chi può, delega queste operazioni ad altri. Se ce la facciamo, con i volontari garantiamo il trasporto di chi non ha possibilità verso l’ufficio postale o la tabaccheria più vicina», conclude il presidente del Quartiere Pertini, «Ma certo non possiamo fare la spola per tutti, diventerebbe impossibile. Speriamo che l’amministrazione ci ascolti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia