Il Patriarca tra gli anziani del Centro Zitelle

Moraglia e il sindaco in visita alle strutture del’Ire. Ex Penitenti pronte con un nuovo punto Alzheimer
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 08.10.2013.- Visita del Patriarca e del Sindaco alla Casa di riposo delle Zitelle, Giudecca. Moraglia
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 08.10.2013.- Visita del Patriarca e del Sindaco alla Casa di riposo delle Zitelle, Giudecca. Moraglia

Sono strutture nuove e moderne. Ma dobbiamo metterci l’anima. Solo così possiamo davvero aiutare le persone». Il patriarca Francesco Moraglia ha visitato ieri insieme al sindaco Giorgio Orsoni il centro Zitelle dell’Ire. Casa di riposo per anziani ma soprattutto centro diurno all’avanguardia per la cura e l’assistenza ai malati di Alzheimer. Un lungo giro insieme alla presidente Giovanna Cecconi, ai dirigenti dell’Istituto, parenti e volontari. Il patriarca si è intrattenuto a lungo a parlare con gli anziani, ha stretto la mano a tutti, uno a uno. «Io vorrei tornare a Venezia», gli ha chiesto un novantenne di Cannaregio. Soddisfatto il sindaco Orsoni. «Questa struttura è l’esempio di come si deve fare assistenza agli anziani». Novanta posti più il centro diurno per i malati di Alzheimer, morbo sempre più diffuso che non lascia speranza perché il malato è sano ma la sua testa è altrove. ne sono affetti centinaia di veneziani, tra i ricoverati anche professionisti e docenti universitari. «Una malattia terribile, che non fa distinzioni di classe sociale», dice la presidente Cecconi, «cerchiamo qui di dare anche una mano alle famiglie. Spiegando in corsi specializzati “come si fa”, lasciando qualche ora di tranquillità alle famiglie mentre gli ospiti sono intrattenuti qui anche con attività ricreative». La notizia è che tra qualche giorno sarà inaugurato l’ex convento delle Penitenti ai tre Archi. Resturo durato molti anni, adesso quasi concluso. Le ex Penitenti ospiteranno anche qui 90 ospiti oltre al centro Alzheimer e al centro di riabilitazione. Con il trasferimento degli ultimi ospiti sarà così chiusa la vecchia casa di riposo dell’Ospedaletto, a San Giovanni e Paolo. Strutture modernissime, le Penitenti e le Zitelle. Alla Giudecca gli ospiti hanno anche a disposizione una grande area verde, con il giardino, il parco con vista sulla laguna, gli orti. Un mondo protetto che ospita anziani, ma anche uomini e donne colpiti dalla malattia.

Un esperimento che ha dato buoni frutti, avviato qualche anno fa dal Comune. Un luogo diventato negli anni centro di eccellenza, dove si tenta di alleviare la sofferenza delle persone e delle loro famiglie. «Una volta al mese», spiega la presidente, «organizziamo un council per mettere a confronto le varie esperienza e dare ai familiari gli strumenti per intervenire in questa situazione tragica. Non sappiamo cosa succeda dentro il malato. Sappiamo solo che fisicamente è la stessa persona di prima, ma la mente e la memoria non ci sono più».(a.v.)

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