«Il parco commerciale in costruzione a Gruaro sarà la nostra rovina»

PORTOGRUARO. I commercianti di Portogruaro riuniti nell’Ascom si scagliano contro il parco commerciale che potrebbe sorgere a Malcanton, appena fuori dalle autostrade, nel comune di Gruaro.

Ieri è intervenuto sulla questione Francesco Fratto, il delegato portogruarese di Confcommercio, che rompe il silenzio su un tema delicato per il quale nella città del Lemene fino a ora si era espresso, con una posizione fermamente contraria, solo Pietro Rambuschi il fondatore del “Gruppo per il cambiamento”. Fratto va giù molto duro; abbandona per un giorno il suo aspetto conciliatore e sfodera l’ascia di guerra. Lo fa poche volte, e per motivi dal suo punto di vista giustificabili.

«La crisi sta mostrando ancora i suoi effetti negativi», ricorda, «e cavalcare il filone dei centri commerciali potrebbe impoverire ulteriormente il territorio. Un nuovo parco commerciale potrebbe schiacciare ancora di più i piccoli negozi, generando danni collaterali di non poco conto». Fratto cita il modello americano, rapportandolo a quello italiano. «Il 15% dei centri commerciali negli Usa è a rischio scomparsa. Il modello non è più vincente. In Italia rispetto a 4 anni fa l’affluenza nei centri commerciali è diminuita del 6,6%. Siamo fortemente preoccupati per quanto accadrà a Malcanton. Questo territorio ha subito già molte ferite, non comprendiamo il motivo di questa scelta. Non vogliamo più chiusure di piccoli negozi. Auspichiamo», conclude, «che gli attori principali di questo parco commerciale abbiano fatto bene i conti». A illustrare la posizione della giunta di Portogruaro è l’assessore comunale alle attività produttive, Luigi Geronazzo. «Questi parchi sono come dei mostri», afferma, «non serve gridare al lupo al lupo, perché prima o poi il lupo arriva. D’altronde la legge permette la realizzazione di questi centri commerciali e i piccoli negozi soffrono. Per questo l’amministrazione di Portogruaro, in accordo con Ascom, ha creato nuovi eventi, per permettere ai clienti di frequentare di più le botteghe del centro». —

R.P.

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