Il Papa all’Angelus saluta l’associazione “Il Portico” di Dolo

DOLO. Come sempre fa, ieri alla fine dell’Angelus papa Francesco ha rivolto dei saluti dedicati. Tra gli altri destinatari dell’affettuoso seppur sintetico accenno, l’associazione “Il Portico”:...

DOLO. Come sempre fa, ieri alla fine dell’Angelus papa Francesco ha rivolto dei saluti dedicati. Tra gli altri destinatari dell’affettuoso seppur sintetico accenno, l’associazione “Il Portico”: «saluto l’associazione Il Portico di Padova», ha detto il pontefice. Certamente noi non lo “corriggeremo”, ma giusto per la cronaca l’associazione in questione è di Dolo, che però rientra nella Diocesi di Padova. Fu fondata nel 1980 da Sandro Gozzo e dalla moglie: una comunità nata nella casa di un amico, Ennio Baldan, malato di sclerosi multipla. Quando Ennio morì, “la casa di Ennio” diventò una casa famiglia. Che ospita stabilmente ragazzi problematici o disagiati e durante il giorno persone senza fissa dimora o in affidamento o con misure alternative al carcere. Nella comunità prestano servizio volontari europei e del servizio civile nazionale e regionale. Da ricordare che Sandro Gozzo fu il primo a praticare l’ autoriduzione del servizio civile da 20 a 12 mesi. Per questo finì il carcere ma la legge fu cambiata.

Il primo maggio due volontarie, tra cui Fiorella Stocco, si sono recate a Roma dal Papa, accompagnando una trentina di persone, disabili e non. «Abbiamo scritto una lettera al Pontefice», racconta, «per presentarci, far conoscere a lui l’associazione e cosa facciamo, e per donargli alcuni nostri libri. Ci sarebbe piaciuto incontrarlo, ma non è stato possibile. Abbiamo consegnato lettera e materiale in Vaticano e il fatto che ci abbia nominato per noi è stata una lietissima sorpresa, perché significa che ha visto il nostro dono». Aggiunge: «Non ce lo aspettavamo proprio, e di questo lo ringraziamo». Sul profilo Fb del Portico, è stato già postato il video.

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