Il museo M9 di Mestre si prepara a riaprire le sale: «Iniziamo con tre giorni alla settimana»

La mostra permanente sarà visitabile di mercoledì, giovedì e venerdì. «Non vediamo l’ora che tornino gli studenti» 

MESTRE. Il Museo M9 del Novecento si prepara a riaprire al pubblico. Non appena ci sarà il passaggio del Veneto nella zona gialla. Sarà un primo passo verso il ritorno alla normalità anche delle istituzioni culturali, un orizzonte verso il quale si stanno muovendo anche altri musei veneziani, con l’eccezione dei Musei Civici. «Siamo al lavoro per riaprire alla città M9 – Museo del’ 900 il prima possibile, nel rispetto delle norme ministeriali, appena passeremo in fascia gialla. Nostra priorità è focalizzarci sulle attività didattiche e puntare sugli studenti e sulle scuole che non vediamo l’ora tornino a vivere gli spazi del museo», spiega Luca Molinari, da poche settimane direttore scientifico di M9, che aggiunge: «Aprire in sicurezza, ma aprire: cominceremo nei giorni feriali di mercoledì, giovedì e venerdì con la vista all’esposizione permanente e con tutto quello che le attività didattiche di M9 Edu potranno mettere in campo, nel rispetto delle disposizioni governative».

Una scelta, quella di riaprire dal mercoledì al venerdì, che vede il Museo rivolgersi quindi ai residenti dell’area metropolitana, e che sembra parare i colpi di possibili misure che possano ridurre gli spostamenti dei residenti nel fine settimana. Proprio qualche giorno fa gli studenti del coordinamento studentesco, che da tempo reclamano spazi in città, sono passati al chiostro dell’M9, bollandolo come “luogo inutile” perché inutilizzato. Anche se è proprio ai ragazzi, coinvolgendo anche le scuole, che vuole aprirsi maggiormente il nuovo corso di M9. In questa prima fase sarà possibile accedere alle 8 sezioni di cui è composta la mostra permanente (da “Come eravamo, come siamo” a “Per farci riconoscere”).

Il Museo sta ragionando anche a una revisione del prezzo dei biglietti d’ingresso, che saranno più alla portata delle famiglie (l’ipotesi è di 10 euro al posto di 14). Sul fronte della mostra permanente è in fase di realizzazione una revisione dell’allestimento, un adeguamento dell’attrezzatura tecnologica, del percorso espositivo e nella sezione dedicata alla medicina farà la sua comparsa anche il Covid 19. Molto sarà investito sui laboratori, per i ragazzi ma anche per gli adulti, e sulla produzione di contenuto attraverso M9Edu (contenuti rivolti alle scuole su temi come l’ambiente o il progresso tecnologico). Nel primo anno di apertura le scolaresche hanno rappresentato il 30% dei visitatori e l’obiettivo è quello di aumentare questa percentuale. —


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia