Il motore del «Marinaretto» recuperato ed esposto al Lido

Il motore del Marinaretto regalato al museo Falconi. Un esemplare storico, propulsore diesel fabbricato dall’Ansaldo 80 ani fa dell’ultima delle navi scuola della Marina. Da qualche giorno il motore...

Il motore del Marinaretto regalato al museo Falconi. Un esemplare storico, propulsore diesel fabbricato dall’Ansaldo 80 ani fa dell’ultima delle navi scuola della Marina. Da qualche giorno il motore è esposto nel museo del mare del capitano Ferruccio Falconi. «Esponiamo cimeli della nostra civiltà marinara», dice con una punta di orgoglio l’ex capo dei piloti del porto, oggi 92 anni ma ancora attivo nelle attività culturali dell’isola. Il proprietario del vecchio peschereccio che ha fatto per anni da nave scuola, Michele Tonolotto, ha deciso di regalare il motore, lungo 4 metri e alto 2, pesante 6 tonnellate. Avviamento ad aria compressa, potenza massima di 180 cavalli con un enorme volano e i termometri esterni in bronzo, uno per cilindro. A esprimere apprezzamento per il museo il presidente della Municipalità Denny Carella, lo scrittore Giovanni Distefano, l’imprenditore alberghiero Teodoro Russo, il meccanico Carlo Scopinich. Il motore del Marinaretto è stato trasporatao fino al Lido dalla ditta di trasporti specializzata di Michele Zago da Volpago. «Grazie a tutti loro», dice Falconi, «ma è triste che le quattro navi scuola della nostra città di mare, compreso il famoso veliero Giorgio Cini non ci siano più. Non ci rimane che il vecchio motore del malandato Marinaretto, alla disperata ricerca di uno sponsor per i restauri, vista l’assenza delle autorità». Una giornata di festa nella sede del museo, che raccoglie a due passi da Santa Maria Elisabetta reperti e grandi quadri, eliche e scafi che rappresentano gli ultimi 70 anni della storia marinara veneziana. Adesso il motore del Marinaretto sarà restaurato e rimesso in opera. (a.v.)

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