Il Moro di Venezia torna all’Arsenale L’armatore Bon: «Qui è la sua casa»

La storica imbarcazione dell’America’s Cup svernerà nel bacino di fronte alle Tese 

la scelta

L’Arsenale è diventata la casa del Moro di Venezia, l’imbarcazione a vela protagonista dell’America’s Cup negli anni Novanta.

Negli auspici di armatore ed equipaggio c’era proprio questa soluzione, dopo la ristrutturazione e alcune regate disputate in Adriatico nelle ultime settimane. Mercoledì alle 8 il Moro di Venezia è entrato in Arsenale, sfruttando l’alta marea ed è riuscito a ormeggiarsi senza alcun problema di fronte alle Tese.

Entro un mese verrà alato a terra e messo in sicurezza per l’inverno, per poi tornare a gareggiare la prossima primavera. »Verrebbe da dire che il leone è tornato a ruggire nella sua città, visto che questa imbarcazione venne varata in Bacino San Marco nel 1990», spiega il comandante del Moro di Venezia I, il veneziano Francesco Dal Bon. «L’opportunità di fare dell’Arsenale la nostra casa è arrivata grazie agli amici di Vela, e posso già annunciare che saremo la prima imbarcazione che si iscriverà al prossimo Salone Nautico di Venezia».

Il fatto che il Moro sia riuscito a entrare senza problemi di pescaggio nel bacino dell’Arsenale, dovrebbe scongiurare la necessità di un dragaggio del canale di ingresso. Basterà attenersi alle fluttuazioni di marea. «Ora affitteremo un pontone galleggiante per portare qui, da Trieste, gli invasi che ci permetteranno di alloggiare a terra lo scafo, e poi inizieremo la manutenzione», aggiunge Dal Bon. «Strumentazioni, scotte, vele e quant’altro saranno smontate e custodite in un magazzino attiguo che ci è stato dato in concessione. Poi programmeremo le regate per il prossimo anno. La cosa certa, che abbiamo notato in queste ultime settimane, è la passione della gente per il Moro di Venezia. Ha fatto la storia in Coppa America, e nessuno se lo è dimenticato. E per noi è una gioia farlo ammirare a tante persone». —

Simone Bianchi

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