«Il matrimonio? Purché sia low cost»

Oggi si conclude “Mirano sposi in Villa”. Gli organizzatori: «Il budget è crollato, si risparmia su tutto: pranzo, viaggio, abito»

MIRANO. Matrimoni low-cost, tagli al budget, aumentano le cerimonie all’estero, resta la voglia di sognare mete esotiche. Di certo, le grandi abbuffate di qualche anno fa si sono ridotte: un po’ perché la società è cambiata, molto perché le tasche sono più vuote. E c’è chi si sposa durante la settimana, per risparmiare qualche soldo. Questo lo spaccato che esce dalla seconda edizione di «Mirano sposi in Villa», ieri e oggi a Villa Giustinian Morosini a Mirano organizzato da Ghibli Viaggi di Martellago e Sognando Eventi di Trebaseleghe. Una ventina gli espositori provenienti dalla zona, dove si possono toccare con mano i servizi offerti per rendere magico questo giorno speciale. Ma lo è ancora? E quanto costa?

Crollo. Per Rino Maraldo (Ghibli Viaggi) e Giuliana Pellizzaro (Sognando Eventi), dall’inizio del decennio si registra un calo del 30% di matrimoni. Sono aumentate le convivenze e anche il modo di sposarsi è cambiato. Ci si sposa più tardi, spesso avendo alle spalle un periodo di vita in comune. «Anni fa negli Stati Uniti» spiega Pellizzaro «nacque il wedding planner, una figura che aveva il compito di organizzarti il matrimonio chiavi in mano. Da noi questa professione è arrivata più tardi ma oggi si chiedono consigli sui singoli servizi». Scordiamoci la lunga lista degli invitati: un tempo si chiamavano un po’ tutti, oggi quando si arriva a 50-60 è già tanto. E il pranzo? Dipende dove si va, cosa si mangia ma un banchetto a base di pesce può arrivare a 130 euro a persona, di carne si scende a 70-90 euro. Qualcuno ordina anche delle grigliate, perché alla fine l’importante è stare in compagnia.

Risparmi. Sposarsi nei fine settimana, in primavera, o in generale con la bella stagione, ha un costo. Questo vale per la chiesa, per il banchetto e tutto quello che ci va dietro. Da qualche anno anche questo muro è stato abbattuto, perché non è raro ricevere l’invito per dicembre o per un giorno feriale. «Consente di risparmiare» spiega Pellizzaro «ma ci sono anche richieste per unirsi, in modo civile, all’estero, vedi Mauritius, dove con 2500 euro hai tutto, viaggio di nozze escluso. E ti procurano i testimoni».

Abiti. Il taglio è netto, anche se il fascino dell’abito bianco persiste. Poi dipende sempre quali sono le esigenze. «Anni fa» continua Pellizzaro «una sposa spendeva dai 3-5 mila euro, oggi spesso non si va oltre i 1.500. Non si noleggia, si preferisce acquistare. Trucco e parrucchiere ancora resistono».

Viaggio. Il budget è crollato ma sognare è ancora gratuito. «In passato» spiega Maraldo «si spendevano dagli 8 ai 12 mila euro per avere una vacanza da 2-3 settimane. Oggi la cifra si avvicina ai 5-6 mila euro per 10-15 giorni. Vanno molto gli Stati Uniti, tipo New York e Los Angeles, magari affiancandoli a qualche giorno al mare alle Hawaii o ai Caraibi. E spesso la lista nozze si fa proprio nell’agenzia di viaggio».

Alessandro Ragazzo

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