Il magnate svizzero Jean Paul Pointet investirà su Agrivillage

Domani in Consiglio il voto sulla proroga della concessione Il delegato Lava: progetto utile per produttori e consumatori

musile

È il magnate svizzero Jean Paul Pointet il nuovo investitore internazionale che sosterrà Agrivillage, parco commerciale delle eccellenze agroalimentari previsto a Musile di Piave.

Presidente della Fondazione Raymond Jacot, Pointet è erede di una famiglia di produttori di orologi e gioielli. Il colpo di scena, alla vigilia del Consiglio comunale che domani discuterà se concedere un’altra proroga al progetto. A svelarlo è Ildebrando Lava, che ha seguito i rapporti con gli enti locali su delega del proponente del progetto, la ditta Antonio Sv di Davide Dall’Asta.

Lava, parlando a titolo personale, ricostruisce gli ultimi due mesi di carteggio con il Comune: «Ho appoggiato il progetto perché utile per produttori e consumatori. Sino a fine luglio era quasi impossibile pensare di andare avanti, perché c’era una situazione difficile con il proprietario di un terreno. Poi la situazione ha preso un percorso diverso dando nuove speranze».

Lava ha notato un cambio di atteggiamento nel Comune. «Prima avvisaglia al Consiglio del 31 luglio, quando la sindaca Susanna ha detto di non avere notizie da mesi sul progetto, ma ne avevo parlato varie volte ed ero disponibile a rappresentare Dall’Asta in Consiglio. Sempre il 31 luglio ho detto che gli investitori avevano chiesto un incontro per il 7 agosto: non concesso. Il 21 settembre un’altra richiesta, anche questa non accolta stante il poco preavviso».

Si è arrivati così al Consiglio del 25 settembre, con richieste di chiarimenti entro 10 giorni. «Dall’Asta ha risposto chiedendo un incontro con l’amministrazione», prosegue Lava. «Si sarebbero documentati gli accordi coi proprietari dei terreni e si sarebbe detto anche chi è l’investitore internazionale, chiedendo riservatezza per la privacy come già fatto con Tamraz. Eravamo disponibili a mettere le carte sul tavolo».

All’incontro non si è arrivati. È seguito un altro scambio di missive in cui l’Antonio Sv ha comunicato il nome dell’investitore e inviato copia della prima facciata dei tre atti notarili preliminari in essere con i proprietari dei terreni, precisando che nel caso dell’allevatore Bisiol è stata promossa un’azione giudiziaria per ottenere la proprietà vista la mancata presentazione al rogito.

«Questa è solo la punta dell’iceberg», conclude Lava. «Ho motivi di dubitare sull’operato istituzionale di qualcuno all’interno del Comune e ho il dovere come cittadino di portarlo all’attenzione degli organi di vigilanza. Cosa che farò al di là dell’esito del Consiglio». —



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