Il macchinista è in ritardo Treno fermo per 45 minuti

E così è stato: problemi nel cambio del macchinista. Chi smontava di turno se n'è andato e chi doveva subentrare non era ancora arrivato sul posto di lavoro, vale a dire la stazione di Treviso. A segnalare l'accaduto è Alfonso Beninatto, insegnante trevigiano ed ex sindacio di Breda, che si trovava sullo sfortunato mezzo: «Alla partenza tutto bene, ma quando siamo arrivati a Treviso c'è stato il blocco. I minuti passavano, all'inizio ci guardavamo con fare interrogativo, ma dopo un quarto d'ora è arrivato l'annuncio: 40 minuti di ritardo.Com'è possibile che un treno resti senza il personale? Non certo una bella figura, io mi trovavo a Venezia per un aggiornamento sulle visite didattiche da fare nel prossimo anno scolastico. Portare i miei alunni in treno con tutti questi disservizi, per i quali uno non sa né se arriva puntuale né se arriva a destinazione, non è buona cosa».

Si scusa Trenitalia: fa sapere che il treno in questione era un regionale e che «il disguido ha riguardato un problema del personale. Il tempo di cambio del macchinista non è avvenuto come previsto, costringendo i pendolari all'attesa. Al riguardo saranno svolti accertamenti».

«Siamo stati abbandonati a noi stessi, io mi sono arrangiato», replica Beninatto, riferendosi al fatto che né un treno, né un autobus sostitutivi sono stati messi a disposizione dei viaggiatori. «A occuparsi dei mezzi sostitutivi è la Sala Operativa della nostra azienda», fa sapere Trenitalia, aggiungendo che «sarebbe arrivato comunque prima il macchinista (con 45 minuti di ritardo) dell'autobus».