Il lutto senza cerimonia e senza annunci al cimitero pochi intimi

Sono dieci le vittime finora accertate nel Veneziano con il virus Per loro una tragedia doppia: vietati gli abbracci e le condoglianze 
Mestre - p.zza Ferretto epigrafi del 14 Marzo 2020
Mestre - p.zza Ferretto epigrafi del 14 Marzo 2020

Le disposizioni

I parenti non possono vedere la salma, non è consentito toccare un’ultima volta il loro caro né le onoranze funebri possono preparare il corpo, a volte il prete non arriva nemmeno per la benedizione. E’ una tragedia nella tragedia senza precedenti quella delle persone decedute a causa del Coronavirus o per pluripatologie collegate al Covid-19. Una tragedia per chi la vive, ma anche per quelle persone anziane e meno che muoiono per tantissimi altri motivi, ma che non possono avere il funerale.

Nel veneziano si contano, ad oggi, dieci vittime morte di Coronavirus. Il primo spirato nell’ospedale di Padova, è stato Mario Veronese, pensionato 67enne di Oriago ex autista di scuolabus mancato per una emorragia cerebrale. Nella terapia intensiva di Mestre è morto Umberto Pavan. Il 79enne della Gazzera è deceduto due lunedì fa nel tardo pomeriggio all’ospedale dell’Angelo dopo che era stato visitato nell'ambulatorio di Carpenedo. Pavan era il terzo caso di decesso in Veneto, secondo per la provincia. Le Onoranze Funebri Coppolecchia, che lo conoscevano e gli volevano bene, hanno fatto tutto il possibile per rendere decoroso il suo funerale per i suoi parenti.

Spesso il momento drammatico è dettato dal fatto che i famigliari della persona deceduta sono in quarantena: non possono uscire, non possono organizzare quel minimo di rito consentito, chiamano le onoranze al telefono, nessun caro alla funzione. A volte la salma parte dall’obitorio e va direttamente in cimitero o al forno crematorio.

Fiorello Bertaggia, 63 anni, è morto nell’ospedale di Chioggia. Era affetto da alcune gravi patologie che lo hanno portato alla morte, ma è risultato positivo al Covid.

All’ospedale civile di Venezia è morto Danilo Carraro, 80 anni, noto ottico veneziano. L'uomo era ricoverato da qualche giorno al Santi Giovanni e Paolo. Malato da tempo aveva poi contratto un'infezione importante e per questo era già in isolamento. Sottoposto al tampone era risultato positivo.

All’ospedale di Mestre, sabato scorso, è spirato Esterino Camin, 84 anni, ex costruttore edile altinate. Viveva alla residenza per Anziani Anni Azzurri ed era stato ricoverato solo due giorni prima. Era originario di San Michele Vecchio e tutti lo conoscevano per la devozione e l’amore avuto per la moglie, morta anni prima. Camin è stato anche il primo deceduto proveniente da una casa di riposo.

Ieri a Favaro si è svolto in sordina il funerale di Luciano Carniato, 78 anni, ex tecnico di Alitalia, mancato lunedì. Per molti di essi neanche più l’epigrafe, i parenti sperano che i giorni passino portandosi via il loro dolore. Sanificano le abitazioni, anestetizzano i ricordi. L’altro ieri, altri tre morti. Neanche una epigrafe. —


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