Il fenomeno Flixbus: da Mestre transitano 118 mezzi al giorno

In autobus si incontrano anche manager e imprenditori, che approfittano di wi-fi gratuito e prese per il telefono per lavorare durante la corsa


MESTRE. Il caos inizia già alle prime ore del mattino, trovando tregua solo all’orario di pranzo. Quindi una nuova ondata di traffico, in grado di attenuarsi solo in serata. Il tutto con un incremento tra il venerdì e la domenica. Il successo della formula FlixBus, autobus per lunghe tratte a prezzi ridotti, sta causando proteste e disagi.

Da Mestre transitano ogni giorno fino a 118 mezzi, 61 da Venezia, 2 dal litorale - il doppio rispetto a un anno fa - in grado di raggiungere 253 città in undici Paesi europei. La destinazione prediletta dai veneziani è Milano, cui seguono Firenze e Bologna. All’estero, invece, le mete sono soprattutto Monaco di Baviera, Vienna, Lubiana, Zagabria e Budapest,con offerte anche a 30 euro. A Milano si arriva con 10 euro, contro i 50 del treno; a Firenze lo scarto è di 15 euro contro 60; a Bologna, 5 euro contro 20. Senza contare gli sconti a disposizione.

La formula che piace ai giovani non dispiace ai professionisti: in autobus si incontrano anche manager e imprenditori, che approfittano di wi-fi gratuito e prese per il telefono per lavorare durante la corsa. Altro benefit? La presenza della toilette.



FlixBus è arrivato in Veneto a luglio del 2015: la prima tratta italiana coperta è stata proprio la Milano - Venezia. Nella città metropolitana, sono diverse le città interessate: Venezia, al Tronchetto e all’aeroporto, Mestre e, d'estate, Cavallino - Treporti, Caorle, Jesolo, Eraclea e Porto Santa Margherita. Queste ultime, con collegamenti soprattutto da Milano, l'Austria e la Baviera.

Nei primi mesi - complice lo scetticismo per prezzi all’epoca veramente stracciati: Venezia - Milano a un euro - erano soprattutto i giovani ad approfittarne. Ora, nonostante la fascia di età più presente sia tra i 18 e ai 25 anni, la platea si è ampliata di molto ed è in grado di coinvolgere tipologie di utenti diverse, a seconda della tratta. Verso Milano, Firenze, Bologna, Torino e Roma sono tanti gli universitari o i lavoratori fuori sede, incentivati da prezzi molto bassi a tornare a casa più spesso. Verso Milano, diversi anche i professionisti, disposti a trascorrere sull’autobus qualche ora in più: quattro, in media.

Verso Roma, invece, ad avere la meglio è ancora il treno: troppe le otto ore sull'autobus.

Le tratte verso l’est Europa sono quasi appannaggio di stranieri (soprattutto colf e badanti) che vivono in Italia e che tornano per qualche giorno nel loro Paese. I viaggi più lunghi - verso Praga, Barcellona e Parigi - sono per i giovani, disposti a trascorrere una giornata sull’autobus a fronte di prezzi imbattibili. Ma una percentuale è ricoperta anche da chi ha paura dell’aereo. Infine, si registra una lieve prevalenza femminile: le donne si sentono più sicure a bordo di un mezzo in cui il conducente è ben visibile.

Il mercato è in continuo aumento: da questa estate saranno attive nuove linee da Venezia verso la riviera romagnola. Il tutto si scontra però con il problema dei parcheggi, a Mestre. La piazzola lungo il marciapiede antistante la stazione è troppo piccola e presto bisognerà pensare a una sistemazione più adeguata. Per caricare le valigie sul lato sinistro dell’autobus, i viaggiatori devono occupare un’intera carreggiata, costringendo gli automobilisti a un’autentica gincana per schivare loro e i bagagli. —


 

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