Il duomo Sant’Andrea gremito per i funerali di Fabio Defendi

PORTOGRUARO. «Ora dirigerai il traffico di tutti gli angeli». Commovente addio ieri in duomo a Fabio Defendi, il vicecomandante della polizia locale di 60 anni, sposato con un figlio, ucciso da un infarto nel sonno domenica. La comunità di Portogruaro ha voluto salutare un agente molto garbato che poneva al primo posto il rispetto. In prima fila c’erano tutti i sindaci dei comuni dell’area che ricade nel settore della polizia locale portogruarese come Cinto, Concordia, Gruaro, Teglio e Portogruaro, a accanto al comandante della polizia locale Thomas Poles.
Il feretro è stato scortato fino alla chiesa da un picchetto della polizia locale. Picchetto d’onore poco distante da parte di carabinieri e vigili del fuoco. La chiesa era piena. Si potevano riconoscere colleghi, dipendenti comunali e semplici cittadini. Alcuni negozi sono rimasti chiusi per lutto. Le letture scelte per il funerale erano adatte alla personalità del defunto. “Nessuno di noi vive per sè stesso e muore per sè stesso” diceva San Paolo nella lettera ai romani. Molti messaggi in ricordo di Fabio Defendi sono stati recapitati nei giorni scorsi in canonica. Durante i funerali è stato comunicato che a dicembre Fabio Defendi avrebbe potuto diventare nonno. Il destino, accanendosi, gli ha impedito di vivere questa gioia. La salma è stata trasferita per la cremazione.
«Lo ricorderemo così - ha riferito un’amica di infanzia - come colui che organizzava le feste in via degli Spalti, per stare bene in compagnia». Una lettera è stata letta dall’avvocato Luigino Mior. “Ti immagino a dirigere il traffico degli angeli. Pianteremo un albero di acero, spero nel parco comunale». —
Rosario Padovano
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