Il Comune paga le tasse dell’Ive per raddrizzare il suo bilancio

L’Immobiliare Veneziana è gravata dal peso degli edifici “girati” da Ca’ Farsetti che però non riesce a vendere e che non producono alcun reddito ma solo costi

Il Comune paga l’Imu per conto dell’Ive, l’Immobiliare Veneziana, per evitare che i conti della sua partecipata vadano in rosso. Poco più di 500 mila euro relativa all’imposta comunale sugli immobili dal 2016 al 2018 e del 2019.

L’Ive è infatti gravata dal possesso di una serie di immobili comunali, attualmente undici, che prima facevano parte del Fondo Immobiliare Città di Venezia gestito da EstCapital che è stato sciolto.

Ive si è accollata anche il debito di 15 milioni di euro garantito ad essi riferito, per poter così liquidare il Fondo immobiliare, evitando così strascichi legali ed evitando al Comune di rimborsare alla banca finanziatrice la linea di credito aperta da EstCapital fino a un massimo di 8 milioni di euro.

Il peso di questi immobili però si fa sentire eccome sui bilanci dell’Immobiliare Veneziana, perché essi non producono alcun reddito a favore della società, che ha l’unico obiettivo di riuscire a venderli per ripagare il mutuo ipotecario contratto con la banca finanziatrice.

Per questo la società non è in grado di pagare allo stesso Comune l’Imu, l’Imposta municipale sugli immobili, che dal 2016 non è stata versata per gli edifici “passati” da EstCapital.

Si tratta appunto complessivamente di oltre 500 mila euro, compreso il 2019, che il Comune ha deciso di accollarsi direttamente. In più il Comune passerà all’Immobiliare Veneziana altri 380 mila euro necessari per pagare gli oneri relativi al trasferimento immobiliare dell’ex scuola Monteverdi di Marghera, uno dei beni “passati” alla società, che è stata permutata con due immobili di pari valore dell’Agenzia del Demanio, in base a un protocollo d’intesa sottoscritto alla fine dello scorso anno con l’Agenzia del Demanio, il Ministero degli Interni e la Città Metropolitana di Venezia, legato alla ricollocazione della nuova Questura metropolitana, che avrà sede proprio nell’area dell’ex scuola.

In tutto, quindi, oltre 800 mila euro girati dal Comune a Ive. Già nel 2017 il bilancio dell’Immobiliare Veneziana era stato “salvato” dalla vendita di Palazzo Donà, trasformato poi in albergo e ceduto all’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong, che poi ha acquistato dall’Amministrazione anche Palazzo Poerio Papadopoli.

La società ha infatti aveva il bilancio consuntivo 2017 con un utile di poco superiore ai 40 mila euro.

E proprio la vendita di Palazzo Donà aveva comportato un’importante plusvalenza rispetto al costo d’acquisto. Ormai lo stato di salute di Ive dipende strettamente degli immobili che il Comune gli affidato. Se non si riesce a venderli, impossibile chiudere il bilancio della società in attivo. Gli immobili in vendita (esclusa l’ex scuola Monteverdi già abbattuta) sono, l’ex istituto tecnico Luzzati, gli ex Magazzini Da re, l’ex Carive, Villa Ceresa, un appartamento al Malibran, l’ex Ridotto e Casone Mazzorbo, un fabbricato a Sant’Erasmo, un terreno a Malamocco nell’ex area Sky e un altro a Favaro. —

E.T.

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