Il ciclone Gea torna a colpire: fine settimana a rischio

Dopo i nubifragi da Spinea a Scorzè e Jesolo ecco la conta dei danni. Vigili del fuoco al lavoro. Domani bello, ma per sabato e domenica atteso un peggioramento

MIRANO. Dopo il nubifragio, gli allagamenti. Miranese ancora flagellato dal maltempo: il passaggio nel nucleo freddo del ciclone Gea, lo stesso che lunedì ha sradicato alberi e creato danni e black-out, ha scaricato sul comprensorio una nuova bomba d’acqua mercoledì sera, con piogge proseguite anche durante la notte. Il risultato sono stati allagamenti localizzati, ma con notevoli disagi per i cittadini. È accaduto in particolare a Scorzè, dov’è finita di nuovo sott’acqua via Ronchi. Allagate anche via Marmolada, borgo Venezia, la zona del capitello Garroni e alcuni tratti della Castellana. Problemi anche in via Romagna. A Noale ieri pomeriggio si è scatenato un nuovo nubifragio, con pioggia e grandine, che ha mandato in tilt la rete di scolo. Allagamenti si sono registrati a Moniego centro, in via Ongari, chiusa al traffico, via Brugnole e alcune vie minori, finite sott’acqua. Problemi idraulici anche a Santa Maria di Sala, dove l’acqua è salita all’incrocio tra via Rugoletto e via Pianiga a Veternigo e in via Marsari a Sant’Angelo. A Campocroce di Mirano il maltempo ha provocato anche un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze per gli occupanti, con due auto che si sono scontrate all’incrocio tra via Accopé Fratte e via Braguolo. Al limite già ieri sera i fossi della rete minore, tracimati in alcuni punti in aperta campagna. Questa mattina, cessate le piogge, la situazione sta tornando alla normalità e la circolazione è ripresa quasi ovunque.

Peggio a Jesolo dove solo da pochi minuti i vigili del fuoco hanno portato a termine gli interventi per allagamenti a causa del violento acquazzone che si è abbattuto sulla zona del Lido e anche in centro storico. Molte le chiamate ai centralini del 115 per appartamenti, scantinati e garage completamente allagati. Difficile anche la viabilità.

E le previsioni? Per oggi ancora possibilità di pioggia, anche se non così violenta come ieri. Domani attese schiarite e sole. Ma per sabato e domenica gli esperti sono concordi nell'attendersi una nuova ondata di maltempo, anche se, come vuole la regola, le previsioni oltre le 48 ore sono sempre soggette a modifiche.

 

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Strade allagate dopo il temporale pomeridiano a Scorzé: ecco via Venezia.

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Ieri il cielo era diventato nero verso le 16 e pioggia e vento si sono scatenati in particolare nel Miranese nord, dove  si contano ancora i danni dei nubifragi dei giorni scorsi. Riaperta, dopo il nubifragio di lunedì, via Bollati a Zianigo. Resta transennato il tratto di strada franato in seguito al sollevamento di un grosso albero dalle radici. Servirà ora un intervento radicale e costoso per riparare il danno, che si prospetta ingente.

Il Comune ha comunque deciso di procedere con urgenza: «Nel giro di tre giorni», spiega il sindaco Maria Rosa Pavanello, «si ripristinerà la banchina e si procederà con la posa dell’asfalto nuovo. Prima però dovrà essere rinforzata la riva e il costo è almeno di 10 mila euro». Oltre a via Bollati, però, sono anche altre le criticità da risolvere nel territorio, per la maggior parte legate al controllo e alla messa in sicurezza di alberi pericolanti lungo le strade. Da martedì mattina è incessante il lavoro di operai comunali e ditte specializzate lungo le vie miranesi. Interventi analoghi anche nel Salese, per rimuovere alberi caduti (o quantomeno segnalarli in attesa dei lavori): ne sono crollati diversi lungo le strade del graticolato, i più grossi in Villa Farsetti, in via Marconi e in diversi punti della centuriazione romana.

A Spinea invece il maltempo dei giorni scorsi ha messo a rischio di schianto l’ippocastano di fronte alla chiesa di Santa Bertilla, che nei prossimi giorni dovrà essere abbattuto. La perizia dell’agronomo ha indicato ieri che l’albero è pericoloso per l’incolumità pubblica. L’intervento sarà eseguito nei prossimi giorni insieme alla potatura del vicino cedro. Sono i due alberi monumentali ai due lati della facciata della chiesa di Santa Bertilla che si affaccia su via Roma, il tratto di Miranese che attraversa Spinea. Danni anche all’agricoltura, in particolare per il granturco, steso dal vento forte che ha accompagnato il nubifragio di lunedì. Ancora polemiche infine per il prolungato blackout che ha interessato alcuni quartieri a Mirano (come via Villafranca, nel quartiere dell’ospedale, e lo stesso ospedale) e Santa Maria di Sala, a macchia di leopardo. Alcune utenze sono rimaste senza corrente elettrica per tutta la notte, fino alle 8 dell’altra mattina. All’ospedale invece sono andati in tilt i terminali del Cup.

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