Il centro antimafia intitolato a Pavone

La proposta per rendere omaggio al magistrato scomparso lunedì in ospedale a Mestre è stata accolta dal Comune
campolongo maggiore campolongo maggiore
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DOLO

Il Centro di documentazione e inchiesta sulla criminalità organizzata, inaugurato nelle scorse settimane dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nelle aule dell’ex Tribunale di Dolo, sarà intitolato a Francesco Saverio Pavone, magistrato della Procura di Venezia scomparso all’ospedale di Mestre a causa del coronavirus. Ad annunciarlo è Maurizio Dianese, giornalista e presidente del Cidv: «Riteniamo che per l’impegno e lo sforzo profuso di Francesco Saverio Pavone nella lotta alla criminalità come la mafia del Brenta sia importante intitolare il centro proprio alla sua memoria. Francesco Saverio Pavone è stato un componente del comitato scientifico del Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata. Era un grande amico e ci rammarica e ci rende tristi che venga a mancare un protagonista della battaglia per l’affermazione della legalità e della giustizia in queste aree. Proporremo al Comune di Dolo di intitolare a Francesco Saverio Pavone il Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata».

E dal Comune di Dolo arriva una piena risposta positiva: «Siamo pronti ad accogliere pienamente questa proposta», confermano il sindaco Alberto Polo e Giorgia Maschera, assessore alla Legalità, «intitolazione che si potrà fare ovviamente ad emergenza coronavirus finita». Il Centro vuole diventare un punto di riferimento per lo studio di questi fenomeni grazie all’apporto di analisi e studiosi del settore. Per scavare nell’area grigia, e nelle sue caratteristiche venete, si è dotato di un comitato scientifico composto da giornalisti, docenti universitari, sindacalisti, economisti, ricercatori, esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura e sono stati stipulati accordi con l’Università di Padova e lo Iuav di Venezia.

Intanto arriva anche un’altra proposta di intitolazione sempre in ricordo di Pavone, per la casa dell’ex boss Felice Maniero a Campolongo, ex boss che Pavone assicurò alla giustizia. «In questi giorni di attesa e di emergenza sanitaria dove tutti noi siamo tenuti a rispettare i comportamenti e le indicazioni date delle istituzioni», spiega per il gruppo consiliare Pd Stefano Molena, «come gruppo consiliare, visto lo stop dell’inaugurazione della “casa delle associazioni”, proponiamo che il nome alla casa sia dato a un servitore dello Stato che la comunità di Campolongo ha avuto l’onore e il modo di conoscere, ma che purtroppo i drammatici eventi di questi giorni ci hanno sottratto. Ci permettiamo pertanto di indicare come nome il magistrato Francesco Saverio Pavone». «Si tratta», spiega Katia Toson, consigliera delegata alle associazioni del Comune di Campolongo, «di una proposta interessante e condivisibile, che valuteremo con attenzione». —

alessandro abbadir

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