Il capitello va ricostruito, parola di Ordigoni

Il presidente: «Lo piazzeremo in un posto più sicuro». Irrecuperabile la testa della Madonna

FAVARO. Quel che resta del capitello della Madonna Regina all’angolo tra via Altinia e via Ca’ Solaro è stato ammonticchiato nel campo vicino al campanile della parrocchia di Sant’Andrea. In tanti passano e guardano, pensando al camion proveniente dalla Lituania che martedì ha distrutto il capitello che per anni ha vegliato sugli automobilisti. Gli operai di una ditta hanno raccolto i pezzi, pietra su pietra, e messi vicino alla chiesa: «Sono stati fin troppo bravi», spiega il parroco, don Michele Somma, «ma in strada è rimasto solo un muretto, il resto è tutto qua. La Madonna ce l’ho io in casa, ma oltre alla base spezzata manca la testa, sia della Beata Vergine, che del Bambin Gesù. Gli operai hanno cercato ovunque, ma evidentemente le teste sono andate sbriciolate in mille pezzi. Adesso deve venire la Sovrintendenza a controllare, solo una volta che ci avranno detto qualche cosa potremo pensare al da farsi».

Il parroco ieri si è recato dai carabinieri di via Triestina, che si sono occupati dell’incidente che ha coinvolto il tir e adesso stanno sbrigando le pratiche: «Ci siamo affidati alla nostra assicurazione», prosegue don Michele, «che cura le questioni riguardanti la chiesa, il campanile, le attività della parrocchia insomma, perché si occupi dei rapporti con l’assicurazione lituana, ma non è facile».

Il primo passo è capire se le due assicurazioni riescono a trovare un accordo. Anche il presidente di Favaro, Ezio Ordigoni, sta cercando di capire se ci sono altre vie per risolvere la situazione: «Sicuramente il capitello va ricostruito», spiega, «e farò il possibile perché non vada più posizionato all’incrocio ma in un posto sicuro. La Madonna ha fatto un miracolo, nessuno si è fatto male, ma perseverare è fuori luogo. I ruderi vanno conservati».

Marta Artico

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