Il Bosco dello sport mette radici: crescono le torri del palazzetto
I piloni dell’Arena per il basket, con una capacità di 10 mila posti, si vedono chiaramente adesso dalla bretella autostradale di collegamento tra tangenziale ed aeroporto Marco Polo.
Nel grande cantiere del “Bosco dello sport”, la cittadella sportiva su cui l’amministrazione Brugnaro investe 319 milioni di euro (93,5 garantiti dal governo Meloni, il resto finanziati direttamente dal Comune) si corre spediti con i lavori.
Centinaia di operai al lavoro, una settantina di imprese coinvolte, subappalti compresi, nelle lavorazioni dei 5 grandi interventi che comprendono oltre all’Arena e, prossimamente, lo Stadio, anche la viabilità e i parcheggi, le urbanizzazioni, gli interventi a verde.
Cantieri affollati
Tante aziende del Nordest confidano nei lavori come forma di volano economico. Le opere di urbanizzazione (50 milioni) sono state aggiudicate al Gruppo Carron.
L’appalto per lo stadio (80 milioni) è stato vinto dal gruppo Fincantieri, Bordignon e Ranzato. La viabilità sarà realizzata dalla cordata di imprese Adriastrade di Monfalcone, Coletto, Brussi Costruzioni, Ecovie e Zara Metalmeccanica. L’arena (95 milioni) sarà realizzata dal pool Cev, Maeg, Milani e Gianni Benvenuto. Le opere verdi (11 milioni) coinvolgono Consorzio Leonardo servizi, Cosmo Scavi e dal Consorzio Stabile Terra. E i cantieri di Tessera spingono il fatturato, per esempio, di aziende come laPre System, l’azienda di Sedegliano (Ud) specializzata nella realizzazione di edifici in cemento armato a uso industriale, commerciale e civile.
«L’80% degli elementi prefabbricati che formeranno la struttura del nuovo palasport – spiega il presidente Tiziano Giuliani – è già stato prodotto ed è stoccato nel nostro magazzino di Sedegliano. In questi giorni è previsto l’inizio delle operazioni di montaggio, con l’avvio della posa dei pilastri».
Insomma l’operazione sportiva a Venezia, nei terreni del Quadrante, è una “gallina dalle uova d’oro” per le aziende, specie nordestine.
La conferma che a Tessera i cantieri per l’Arena sono entrati nel vivo arriva anche dal vicesindaco e assessore allo sport Andrea Tomaello, che sabato era in sopralluogo. «I lavori procedono spediti con i vari interventi. Crescono i piloni dell’Arena ma anche si lavora sulla viabilità, le urbanizzazioni interne e i parcheggi perché si devono realizzare tremila posti auto oltre alla viabilità interna con il viadotto di collegamento alla bretella», spiega. «Per il bosco vero e proprio il 90 per cento delle piantumazioni ci saranno alla fine dei lavori principali», spiega. Sulla carta, nel progetto, si parla di almeno 100 mila alberi.
Stadio, si parte a inizio anno
Non sono ancora partiti, invece, i cantieri dello stadio da 16 mila posti. Procedura che è stata ritardata, come noto, dagli intoppi causati dal mancato finanziamento Pnrr per il progetto cardine dell’amministrazione Brugnaro con un finanziamento bocciato dalla commissione europea. «Entro un mese, sicuramente prima di Natale, il progetto definitivo verrà approvato in giunta», chiarisce Tomaello.
«E si stima l’avvio dei cantieri per i primi mesi del nuovo anno. Il cronoprogramma rimane quello noto: Arena pronta per la seconda metà del 2026. Per lo stadio fine lavori alla fine del 2027. Se si fa prima, meglio ma per una opera che è la più grande realizzata in Veneto da anni conta fare le cose bene», precisa il vicesindaco.
Nodo fermata stadio
Con lo stadio deve nascere anche la fermata “Stadio” della linea ferroviaria, anch’essa in costruzione in questi mesi da Dese a Tessera, con la passerella pedonale che consentirà a quanti arriveranno in treno di arrivare nell’area degli impianti sportivi, scavalcando la bretella viaria.
«E qui dobbiamo spingere con le Ferrovie per l’ottenimento del finanziamento per questa ulteriore opera fondamentale per i collegamenti», precisa Tomaello.
Come noto gli attuali cantieri della nuova ferrovia per l’aeroporto (valore 644 milioni con affidamento alla Rizzani de Eccher) non prevedono la fermata, che sarà realizzata con una progettazione ulteriore a carico di Rfi (Rete Ferroviaria italiana), braccio operativo di Ferrovie, e con la necessità di reperire nuovi finanziamenti per realizzarla.
I due cantieri, cittadella sportiva e ferrovia, se messi assieme valgono praticamente un miliardo di euro. Concentrati nella zona di Tessera.
La gara per la gestione
Nel frattempo prosegue il lavoro della commissione che sta esaminando le proposte di gestione degli impianti. Non solo Stadio e palazzetto ma anche l’altro impianto, da mille posti, in via di costruzione in via del Granturno, tra Favaro e Mestre, con fondi anche del Pnrr.
«Come noto le proposte arrivate sono tre. Venezia Fc per lo stadio, Reyer per l’Arena e Basket Mestre e Fenice per il palazzetto di Favaro», dice Tomaello. I commissari nominati dal Comune stanno per avviare gli incontri con le società sportive per valutare nei dettagli le proposte di gestione degli impianti.
«Per i primi mesi del 2025 si mettono a gara le proposte con una procedura di interesse pubblico», precisa l’assessore. «Così valutiamo anche eventuali altre proposte. L’obiettivo è di chiudere la procedura entro l’estate del 2025. Anche perché poi le società avranno bisogno di tempo, ovviamente, per eseguire tutti gli allestimenti degli impianti, una volta ottenuta la gestione».
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