Il 2 gennaio i funerali del cantante Umberto Da Preda

Saranno celebrati giovedì 2 gennaio alle ore 11 nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo i funerali di Umberto Da Preda, il più grande interprete ed autore contemporaneo della canzone popolare veneziana. E’ morto a 78 anni due giorni fa e ha lasciato la moglie e il figlio Marco. Era ricoverato presso l’Ospedale civile da circa un mese e prima di salutare per l’ultimo viaggio i suoi cari ha chiesto che fosse informata la stampa con una stringata e-mail inviata ai giornali e così il figlio ha fatto. Insomma, ancora una volta si è dimostrato uomo schivo, nonostante il mestiere di cantante e autore lo abbia visto per una vita intera sui palcoscenici non solo veneziani e veneti, ma di mezzo mondo. Sono state numerose, infatti, le tournèe all’estero dove aveva fatto conoscere la canzone popolare veneziana, quella firmata da lui, ma anche da altri autori. Era stato alle Bahamas appena ventenne, poi in Israele, in Russia, negli Stati Uniti e in Inghilterra. Ma gli stranieri avevano imparato ad apprezzarlo proprio in laguna, dove si è esibito per anni negli alberghi come il Danieli e il Cipriani della Giudecca e, negli anni Sessanta, nei night.
Aveva ridato vigore alla canzone veneziana con le sue opere come «Vecchia Venezia» e «Ciaro de Luna», le prime, quando a firmare musica e parole erano rimani, napoletano, addirittura polacchi. E’ stato l’unico veneziano a vincere un’edizione della «Gondola d’oro», quella del 1963, quando a partecipare alla manifestazione canora erano cantanti di fama nazionale. Negli anni Ottanta erano state le numerose radio libere, veneziane e della terraferma, a rilanciare le sue canzoni. «Un interprete della Venezia più vera, quella della tradizione, dei riti, della poesia e della cultura popolare. Una Venezia che amiamo e che continuerà ad esistere, anche grazie alle sue canzoni» lo ha ricordato l’assessore Roberto Panciera.
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