Ieri al Lido i funerali di Cesare Vivante

LIDO. Si sono svolti ieri al Cimitero Ebraico del Lido i funerali di Cesare Vivante, 94 anni, personalità di spicco della Comunità Ebraica Veneziana, spentosi due giorni fa. Proveniva da un’antica famiglia di ebrei levantini, discendenti di quel Leon di Menachem Vivante, primo della famiglia nato a Venezia il 20 maggio del 1753. Insegnante di lettere presso istituti tecnici, Cesare Vivante a lungo si dedicò al recupero del patrimonio monumentale artistico e storico degli ebrei di Venezia: per oltre vent’anni si occupò prima della biblioteca archivio Renato Maestro, come membro del comitato di gestione della stessa, per poi seguire tutti i lavori relativi al restauro delle sinagoghe e del cimitero ebraico antico del Lido che versava in un grave stato di abbandono. Vivante, come tanti altri ebrei del tempo, ebbe una giovinezza travagliata: intrapresi gli studi presso il liceo classico Foscarini, nel 1938 con la promulgazione delle leggi razziste, dovette lasciare la scuola pubblica e poco più che ventenne, dovette fuggire da Venezia insieme alla sorella e alla cugina rifugiandosi in Svizzera fino alla fine della guerra. Nel volume «La memoria dei padri» ricostruì proprio la storia dei Vivante.
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