I truffati chiamano in causa due banche croate e slovene

il processo
L’associazione delle vittime di truffa Afue, presieduta da Daniele Pistolesi, ha chiamato in causa due banche balcaniche come responsabili civili nell’ambito del processo per la maxitruffa che vede imputato Fabio Gaiatto e i suoi procacciatori di clienti. Si tratta della Zabrebacka banka con sede a Zagabria e della Nova Ljubianska banka di Lubiana. L’avvocato Enrico Conti, che assiste Afue, ha chiesto una provvisionale di 1,5 milioni di euro a favore dei 312 risparmiatori costituiti parte civile con il sodalizio. Alle due banche si appoggiavano i conti di alcune società del gruppo Venice. «Ipotizziamo – ha spiegato l’avvocato Conti – che le due banche abbiamo omesso, ma questo ovviamente deve essere dimostrato nelle sedi opportune, la normativa antiriciclaggio. Decine di milioni di euro sono confluiti nei conti del gruppo Venice, che, però, come aveva specificato la Consob, non era autorizzato alla raccolta dei risparmi in Italia, come si evince del resto anche dai singoli bonifici ai quali si fa riferimento». L’auspicio dell’associazione è di riuscire, in questo modo, a ottenere un risarcimento per le vittime della truffa. Ieri intanto al tribunale di La Spezia è stato celebrato un nuovo atto sul fronte civile. La Zagrebacka banca non ha aderito alla mediazione proposta da Afue, mentre l’istituto di credito sloveno ha richiesto la documentazione allegata alla proposta per poterla valutare. I tentativi di mediazione sono obbligatori per legge in caso di contratti bancari. Nel caso della banca croata i legali potranno quindi procedere alla citazione. Intanto domani mattina in tribunale a Pordenone sarà celebrata la seconda udienza del processo al trader Fabio Gaiatto. Concluderanno le ultime parti civili e poi la parola toccherà alla difesa. —
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