I sostituti occupano l’Ente «Vogliamo le nostre licenze»

Otto famiglie di gondolieri occupano l’Ente gondola per protestare contro i ritardi dell’assegnazione dei titoli. Sostituti diventati titolari con l’ultimo concorso, che però non hanno ancora avuto la licenza. Motivo? Qualche escluso ha presentato ricorso al Tar, e il Tribunale amministrativo non si pronuncerà nel merito probabilmente prima dell’autunno. «Una vergogna, il Comune si prenda le sue responsabilità», dice Andrea Rizzo, portavoce dei sostituti che dopo molti anni è riuscito ad avere la licenza, «perché otto famiglie devono aspettare di avere un lavoro e uno stipendio in attesa delle decisioni dei giudici? Facciano come con i motoscafisti, si danno le licenze e poi casomai si danno al vincitore del ricorso».
Invece il Comune ha scelto la strada dell’attesa. Prima di sapere se la graduatoria è considerata legittima dai giudici amministrativi, Ca’ Farsetti ha deciso di non procedere all’assegnazione delle autorizzazioni. «Una vergogna», sbotta Rizzo, protagonista di clamorose proteste negli ultimi anni per ottenere la licenza. «Abbiamo aspettato anni questo benedetto concorso, e adesso che l’abbiamo fatto non ci danno il via. Proprio nella stagione estiva, quando il lavoro c’è e ci sarebbe per tutti».
Così ieri mattina le famiglie degli otto neogondolieri hanno occupato gli uffici dell’Ente gondola, al primo piano di un edificio dietro calle della Mandola.
«Ringrazio il presidente dell’Istituzione Nicola Falconi che mi ha espresso la sua solidarietà», dice Rizzo, «non posso dire altrettanto dei colleghi che fanno parte del consiglio dell’Ente che non si sono fatti vivi e non hanno nemmeno chiesto se avevamo bisogno di una bottiglia d’acqua. Continueremo la nostra battaglia per il lavoro.(a.v.)
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