I settecento anni della chiesa di Moniego Festa con il vescovo

La comunità ha accolto ieri monsignor Tomasi sul sagrato In centinaia hanno assistito alla celebrazione via Internet 

NOALE

Un quadro ricamato sull’Annunciazione dell’Angelo a Maria Santissima donato dalla comunità e un altro pensiero, riguardante l’imminente Pasqua, offerto dai bambini dell’asilo ma da aprire nei prossimi giorni. E poi “l’abbraccio” finale sul sagrato, ovviamente tenendo la distanza prevista per combattere la pandemia. Così ieri la comunità di Moniego ha accolto il vescovo di Treviso, monsignor Michele Tomasi, giunto per celebrare la messa per i 700 anni dalla consacrazione della chiesa intitolata all’Annunciazione della Beata Vergine Maria. Infatti le prime notizie risalgono al 25 marzo 1321 con il patriarca Pagano della Torre. Ieri gli ingressi sono stati contingentati, proprio per evitare gli assembramenti, e centinaia di fedeli hanno assistito alla celebrazione via internet.

Presente anche la sindaca di Noale Patrizia Andreotti e altri esponenti della giunta e del consiglio. A fare gli onori di casa il parroco, don Valeriano Mason, che ha ringraziato tutti per com’è stata organizzata la domenica. Una festa di comunità, con il vescovo Tomasi che ha accolto l’invito a essere presente in un momento speciale per Moniego.

«Ben trovati, grazie per l’accoglienza», esordisce il monsignore, «e grazie perché continuate a essere comunità cristiana. Insieme continiamo a esserlo e insieme ci affidiamo al Signore che, crocefisso e risorto, è vivo in mezzo a noi e ci raduna nella sua casa». Dopo il restauro ristrutturazione del 1926, le pareti della chiesa sono completamente spoglie ma, come testimonia lo storico Fapanni, alla fine del secolo scorso sia le pareti laterali sia il soffitto erano affrescati con scene evangeliche. Incuriosisce la statua del Redentore sopra la cupola del quattrocento. L’interno è rettangolare a una navata ed ha cinque altari. Il campanile è stato eretto nel 1512 di fronte alla facciata. All’esterno, sulla parete nord, sono ancora murate alcune lapidi funerarie di personaggi importanti del paese. Altra notizia curiosa riguarda la presenza della statua della “Madonna del Pan”, datata 1492. L’8 dicembre di ogni anno, solennità dell’Immacolata, la Madonna è ricordata con questo titolo, mentre sono benedetti e poi consumati alcuni quintali di grossi pani. La festa per i sette secoli di consacrazione della chiesa proseguirà anche in settimana; giovedì, giorno della Solennità dell’Annunciazione di Maria, saranno celebrate due messe. La prima alle 16, la seconda alle 19 con il vicario foraneo di Noale e parroco della stessa città dei Tempesta, don Antonio Mensi. —

Alessandro Ragazzo

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